COME CREARE UN’ORGONITE
Innanzitutto è necessario precisare, per chi non lo sapesse, che cos’è quella che di primo acchito pare sia una sorta di budino farcito:
l’orgonite prende il nome da orgonomia, materia non riconosciuta dalla scienza ufficiale il cui nome proviene dalla parola orgasmo, poiché il suo precursore, l’austriaco dottor Whilhelm Reich, scopri negli anni trenta del XX secolo che un tipo di energia primordiale più piccola dell’atomo, che permeava l’etere, denominata energia orgonica dallo stesso Reich, si accumulava in grandissime quantità nel momento in cui una persona arrivava a godere del massimo piacere, durante il processo che porta all’eiaculazione finale.
Da lì in poi susseguirono una serie di esperimenti, in cui si fece sempre più chiaro che l’energia in questione scaturiva da fonti fisiologiche di benessere, funzionali ai processi vitali.
L’intento della ricerca era quello di utilizzare questa energia per scopi benefici. Possiamo infatti annoverare tra le più celebri invenzioni di Reich il cloud buster e l’accumulatore orgonico.
Per un ulteriore approfondimento vi invito a guardarvi la mole di documenti e foto storiche presenti nel web, anche perché in questo articolo non intendo entrare troppo nel merito su ciò che realmente poteva dare all’umanità l’ingegno non riconosciuto di Reich.
Ad ogni modo l’energia orgonica è l’elemento chiave della questione.
Il termine orgonite, invece, è stato coniato dall’austriaco Karl Welz, colui che ha inventato questo particolare “generatore di orgone”, utilizzando anche gli insegnamenti derivanti dalla cristallo terapa
In seguito la formula è stata sviluppata dall’americano Don Croft
In sostanza, l’orgonite è un manufatto costituito sia da materia organica che inorganica.
Come materia organica può essere utilizzata la cera d’api, sia grezza che in chicchi, poiché essa ,tra l’altro, lascia già di per se degli ioni negativi (salutari per noi esseri viventi, per chi non lo sapesse) e, invece, come materia inorganica del ferro in polvere, del rame oppure dell’alluminio ritagliato dalle vaschette che si usano per gli alimenti.
Va precisato che al suo interno, per completare l’opera, va incorporato anche un cristallo di rocca.
Il cristallo, avendo una configurazione energetica a spirale, ha il compito di veicolare l’orgone “benefico” rielaborato nell’ambiente circostante.
L’orgone, ossia Or (orgone radiation), che deve essere convertito si chiama Dor (Deadly Orgone Radiation), ossia “orgone cattivo”, ed esso deriva da tutte le fonti inquinanti, come ad esempio i cellulari e i ripetitori di telefonia, generatori di onde elettromagnetiche.
Quindi, nello specifico, la materia organica utilizzata serve per attirare l’orgone e quella inorganica per respingerlo, giacché questa funge da conduttore per l’orgone. Come del resto ha scoperto lo stesso Reich.
Come creare un’orgonite
Una volta recuperato la cera d’api, da qualsiasi apicoltore, del materiale inorganico e un cristallo possiamo cominciare la nostra opera. Sarebbe bene munirsi anche di stampini in silicone, oppure di confezioni in plastica di sughetti vari, acquistabili in qualsiasi super market; per esperienza, vi consiglio caldamente di usare i primi, più che altro per velocizzare considerevolmente il processo.
Cera d’api
Ferro in polvere
Prendete la cera e scioglietela in un pentolino usato, scaldandola con i fornelli del vostro forno. Nel frattempo cominciate a versare negli stampini un po’ di materiale inorganico, giusto per coprire quella che diventerà la sommità dell’oggetto. Colate la cera sciolta e bollente nello stampino, poco per volta, senza alcuna fretta. Riempite inizialmente per meta.
Inserite il cristallo di rocca, posizionandolo al centro, magari facendovi aiutare con il contenuto inorganico già inglobato. Inserite altro materiale inorganico, in modo tale da far salire il contenuto perlopiù liquido.
Cristallo di Rocca o quarzo ialino
Colate altra cera, finché giungerete al bordo dello stampo, che coinciderà con la base dell’orgonite.
Ora attendete qualche oretta che la cera si raffreddi e ritorni allo stato solido, anche due o tre se siete nel periodo invernale, è tirate fuori il manufatto appena completato.
Bene. Ciò che avete tra le mani, adesso, è un autentico generatore di orgone, efficacie per risanare l’ambiente circostante.
Ringrazio per le informazioni ricevute, che mi hanno permesso di replicare l’opera, l’amico Marek Sheran.
Andate a dare un’occhiata al suo sito: www.orgonite-mareksheran.com