COME CACCIAVANO GLI INDIANI?
La caccia degli indiani americani era comandata da un’etica che vedeva nell’uccisione come una sorta di “animalicidio”, specie se la preda era in relazione con il mondo degli spiriti, e poteva rivestire ruoli fondamentali nella cultura tradizionale totemica.
Per arrestare la rabbia dello spirito dell’animale ucciso, il popolo degli uomini svolgeva pratiche simboliche che rientravano nella cosiddetta “finzione rituale”.
Il rito assumeva il compito di ristabilire una buona relazione con la vittima, per evitare la sua vendetta o una reazione negativa da parte degli altri animali facenti parte della specie colpita; inoltre, per recuperare i rapporti con la divinità totemica.
Erano pratiche connesse alla concezione che la caccia fosse un fatto rovinoso dell’ordine cosmico.
Le varie metodologie di rituale servivano proprio a questo: a decolpevolizzare il cacciatore.
Così succedeva anche per le azioni di lotta e guerra fra le varie tribù.