COME APRIRE UN HOME RESTAURANT
Un pò di storia
Le prime notizie riguardanti quest’attività risalgono al 2006, con i Guerrilla Restaurants di New York. Si trattava in realtà di case private che i proprietari adibivano a trattorie clandestine, conosciute solo tramite il passaparola sui Social Network. Bisognerà aspettare il 2009 per sentire parlare di Home Restaurant in Europa, precisamente a Londra, nel Regno Unito, dove Miss Marmite trasformò la sua passione per la cucina in un vero e proprio business casalingo.
Cos’è in realtà l’home restaurant
Per riuscire a creare un Home Restaurant di successo, bisogna, prima di tutto, aprire un pagina Facebook su cui spargere la voce, ricca di foto condivise con gli ospiti sui loro profili. E’ necessario, inoltre, registrarsi a piattaforme dedicate a queste tipologie di servizi, che sono in grado di organizzare dei veri e propri eventi social, non delle semplici cene tra amici. Tuttavia, il punto forte degli Home Restaurant, è proprio il proporre ricette tipiche realizzate con i prodotti locali: insomma una sorta di ricette della nonna rivisitate e proposte a questi eventi dai proprietari improvvisatisi cuochi per l’occasione.
Gli home restaurant in Italia
Gli Homer (ristoratori domestici) italiani si affidano a Social network come Gnammo.com e Ceneromane, New Gusto e KitchenParty.org. Il costo medio per una cena è di circa 40 Euro, bisogna però tener conto del 15% che si trattiene il portale per la mediazione tra l’Homer e gli ospiti.
Gnammo ha già più di un migliaio di cuochi iscritti e circa 500 eventi social attualmente realizzati. Ceneromane invece conta fra i suoi affiliati ben 50 Homer.
Esistono comunque delle piattaforme Low Cost, come PeopleCooks, che sono più alla portata di studenti fuori sede che si possono permettere di affrontare un costo minimo di 6 Euro a pranzo comprensivo di : Primo – Secondo – un frutto – acqua a tavola.
E’ bene ricordarsi che gli Host online del servizio si sollevano da qualsiasi responsabilità derivante dall’uso inappropriato e illegale della piattaforma.
Le normative sugli home restaurant
A oggi non vi è alcuna legge che regoli questo tipo di attività. Esiste un disegno di legge (DDL S.1271 DEL 27/02/2014) mai trattato e approvato, in cui si parla che per aprire un Home Restaurant :
- Si deve utilizzare la propria abitazione, anche se in affitto, con un numero massimo di due stanze e con non più di venti coperti al giorno;
- L’Home Restaurant va adibito ad abitazione personale e deve possedere i requisiti igienico-sanitari necessari alle abitazioni a norma di legge;
- il proprietario deve comunicare al Comune di competenza la sua intenzione ad aprire tale attività e consegnare una relazione stilata da un tecnico abilitato; questo consentirà al comune di eseguire i sopralluoghi e confermarne l’idoneità;
- non è necessario iscriversi al Registro esercenti di commercio, ma si applica il Regime fiscale per le attività saltuarie.
Lo scorso 29/07/2015 è stata presentata l’ennesima proposta di legge simile a quelle del 2009 e del 2014, che prevede una certificazione di HACCP dell’Homer e una dichiarazione di 10.000 Euro di reddito come discriminante ai fini dell’attività saltuaria d’impresa.
Gli adempimenti fiscali
Il reddito che deriva da tale tipo di attività saltuaria va inserito nel MODELLO UNICO alla voce QUADRO RL, e viene calcolato sottraendo la spesa delle somme documentate (fatture per l’acquisto di cibi e bevande relative all’attività) dal totale delle ricevute emesse (rilasciate ai clienti/ospiti)
In termini previdenziali (INPS), non si è tenuti a versare alcun contributo previdenziale se si mantiene un regime di attività saltuaria d’impresa, cioè se non si superano i 5.000 Euro annui di reddito. Se tale limite fosse superato, si dovrà aprire una partita IVA e ci si dovrà iscrivere all’INPS gestione commercio. Entro i 30.000 Euro di reddito annuo si è beneficiari di un’agevolazione della tassazione e dell’INPS.
Un’attività sempre più in crescita
Diversi organi istituzionali, come il Ministero delle Politiche Agricole, hanno mostrato particolare interesse nei confronti dell’Home Restaurant, prefiggendosi come obiettivo di valorizzare e diffondere il territorio, la cultura dei nostri prodotti tipici e della tradizione della nostra arte culinaria.