COME APRIRE UN FABLAB

cosa occorre per potere aprire un laboratorio 3d

20120421-GWiz-Fab-LabUn Fablab è un laboratorio digitale, dove si realizzano degli oggetti fisici partendo da un file, appunto digitale.  Questo è possibile grazie all’utilizzo di stampanti 3d, laser cutter (è un laser che viene usato per tagliare i materiali), frese, scanner 3d. Attraverso questi strumenti si dà forma all’oggetto rispettando le caratteristiche per esso previste nel file. Il primo Fablab è nato negli Stati Uniti,  a Boston, nel 2001, ideato da ricercatori del MIT (Massachussets Institute Technology). Lo scopo era quello di essere di supporto per i centri di ricerca informatici ed elettronici. Oggi negli Stati Uniti sono presenti un centinaio di laboratori digitali. L’Italia detiene invece il primato per numero di Fablab in europa, circa una settantina, seconda a livello mondiale, subito dopo, appunto, gli Usa.

Aprire un Fablab potrebbe rivelarsi un’idea vincente, tenuto conto degli ampi margini di crescita del settore. Per farlo però, oltre ad avere ovviamente i mezzi economici adeguati, è necessaria una preparazione e competenza tecnica (e grafica) notevole. Detto questo, vediamo cosa occorre per poter aprire un laboratorio digitale:

  • Conoscere il contesto in cui si va ad operare: vale a dire le leggi del luogo, le possibilità di collaborazione con industrie e università, gli strumenti promozionali necessari, oltre ovviamente a quantificare l’investimento e selezionare gli strumenti che serviranno (stampanti 3d, laser cutter, frese a controllo numerico, scanner). Per iniziare, e mettere in piedi un laboratorio base, al quale non servono più che poche stampanti 3d e un laser cutter, la spesa dovrebbe aggirarsi sui 15.000 euro, tenuto conto che le stampanti hanno un prezzo che mediamente oscilla sui 1000 euro, mentre per il laser la spesa potrebbe anche superare i 10.000.
  • Preparare un Business Plan strutturato e chiaro, dando una visione di ampio respiro e non focalizzandosi su un singolo aspetto.
  • Sapere che ci saranno costi nascosti o spese impreviste, anche pesanti (costi per l’affitto, stipendi dei collaboratori, spese per la sicurezza, promozionali, per l’acquisto di programmi software).
  • Fare una promozione adeguata. Farsi conoscere sarà fondamentale, così come attrarre sempre maggiori possibili fruitori.
  • Scegliere con attenzione i collaboratori, tenendo conto delle diverse competenze di ognuno  e della necessità di raggiungere un equilibrio organizzativo.
  • Testare i macchinari prima di dare inizio all’attività.
  • Fare sistema, se possibile. Non chiudersi nel proprio orticello, ma condividere esperienze, collaborare, ascoltare suggerimenti dai colleghi di altri fablab.

 

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