COME APRIRE UN’ERBORISTERIA

Oggi giorno sempre più negozi vanno in fallimento, la crisi colpisce dovunque e non lascia scampo; tuttavia un’attività che sembra non aver risentito di essa, essendo comunque un business tradizionale già diffuso nel mercato negli anni Settanta riguarda proprio il campo dell’erboristeria. Certamente allora i clienti non erano così affluenti, ma con  il tempo questa attività ha avuto un forte incremento tenendo conto di un consumo di prodotti naturali pari al 40 % annuo.Ciò sta nel fatto che molte persone sono tornate a riconsiderare la natura come fedele amica e alleata della saluta.

I Prodotti naturali, le tisane, i profumi e la cosmetica, gli alimenti biologici,  ma soprattutto le erbe sfuse e confezionate sono tornate molto di moda poiché da qualche anno l’attenzione e la cura del nostro corpo non mira soltanto ad una aspirazione dell’avere un bell’aspetto, ma si parla di benessere e salute fisico e mentale. D’altra parte invece, i tagli alle spese medico sanitarie previsti dai ministri della Sanità che si sono succeduti in questi ultimi anni, hanno portato  i consumatori a preferire prodotti di automedicazione naturali piuttosto che l’utilizzo di sostanze chimiche, quali molti farmaci. Per questi motivi si può senza dubbio considerare l’idea di aprire un attività come questa, poiché di sicuro remunerativa e che da tante soddisfazioni,considerando anche il fatto che comporta investimenti contenuti e costi di gestione limitati.

Per aprire un erboristeria bisogna avere questi validi requisiti:

Innanzitutto bisogna decidere se si è intenzionati a vendere esclusivamente  creme, lozioni per capelli e shampoo o prodotti alimentari pre-confezionati. Nel caso in cui  si dovesse scegliere  di realizzare prodotti propri in laboratorio e di manipolare erbe sfuse si rende necessaria la presenza in negozio di un erborista professionista, che può anche non essere il titolare dell’attività,poiché  per la creazione di miscele con piante officinali, bisogna possedere anche un titolo di studio (Decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica del 6.6.1995) come la Laurea in Farmacia o in Tecniche Erboristiche. Altrimenti, potrete frequentare dei corsi in scuole private. Oltre alle lezioni teoriche di erboristeria, esse garantiscono degli stage. Le ore a disposizione sono utilissime per l’apprendimento del mestiere. Al termine del corso professionale verrà rilasciato un valido attestato che vi sarà utile per aprire e portare avanti la vostra attività.

Riguardo le dimensioni del punto vendita, si consideri che  i canoni di affitto da corrispondere al proprietario del locale può essere piuttosto contenuto, mentre i costi del personale, in molti casi, si riducono a quelli di retribuzione dello stesso titolare e di un ipotetico aiutante part time, di fatti non si esclude la possibilità di poter condurre l’attività anche da soli. Un negozio di 50 mq può essere completamente arredato e assortito con circa 15.000 euro. In certi casi si può anche optare per il franchising , sarà l’azienda stessa ad indicarvi tutto ciò che occorre fare. Per l’arredamento, la scelta degli scaffali, del bancone, l’illuminazione, sarà meglio affidarsi a degli architetti esperti. Bisogna poi recarsi all’Agenzia dell’entrate poiché è  importante aprire una Partita Iva.

Per avere maggior successo l’erboristeria deve essere provvista di un vasto assortimento di prodotti come integratori alimentari, fitoterapici e cosmetici strettamente a base di erbe, e poiché ormai i clienti sono sempre più esigenti riguardo alla qualità dei prodotti e sempre più informati su questi, bisogna essere preparati,disponibile a rispondere ai loro interrogativi e soprattutto dare un giusto consiglio per la soluzione di tutti i loro problemi. All’apertura del locale, preparate un ulteriore regalo ai vostri ospiti: un blocchetto di sconti per l’acquisto di prodotti naturali presso la vostra nuova erboristeria, i clienti ne saranno entusiasti e di certo continueranno anche a lungo andare a recarsi da voi.