ORIENTARSI TRA GLI SCAFFALI ALLA RICERCA DEL “CIBO DEGLI DEI”: IL CIOCCOLATO.
Il cioccolato è chiamato il “cibo degli dei” ed il portatore della felicità per un motivo: entrando nel nostro organismo, stimola la produzione di serotonina e di endorfine – ormoni responsabili della gioia e del piacere. Solo una scaglia di questo nobile cibo ci rende più felici, e il mondo intorno diventa più luminoso e più gentile. Quali sono le proprietà curative del cioccolato per il corpo?
Tale prelibatezza, senza ombra di dubbio, può essere considerata uno degli alimenti più consumati dagli Italiani. Il cioccolato dà energia e ci consente di affrontare lo stress meglio degli antidepressivi, migliorando le prestazioni in caso di stress. Il triptofano, che è contenuto nel cacao e nei fagioli, esercita una leggera azione tonificante sul funzionamento del sistema nervoso; stimola la produzione dell’ormone serotonina, grazie al quale noi sperimentiamo il piacere ed il divertimento. La serotonina è il precursore della melatonina che favorisce un sonno fisiologico. A loro volta, le emozioni positive hanno ripercussioni favorevoli sul sistema nervoso e cardiovascolare. Il burro di cacao al pari degli altri grassi vegetali contiene una grande quantità di acidi grassi polinsaturi, che sono potenti antiossidanti, vale a dire sostanze che impediscono l’invecchiamento delle nostre cellule. In un altro articolo tratteremo dell’intricato mondo degli antiossidanti.
Nonostante gli innegabili vantaggi e le proprietà curative per l’organismo, anche per il cioccolato ci sono delle limitazioni: non più di 25 grammi al giorno. È necessario ricordare che il burro di cacao è, prima di tutto, un grasso. La dose fa sempre la differenza: se beviamo un bicchiere di olio d’oliva ad esempio, si rischia di sovraccaricare il fegato e le vie biliari ed interrompere i processi di digestione e l’assorbimento dei grassi. Idem con il cioccolato: se mangiate un’intera barretta, possono comparire senso di pesantezza, eruzioni cutanee sul viso, tutti i sintomi che si verificano quando c’è un eccesso di grassi circolanti nel torrente circolatorio.
L’uso del cioccolato non è raccomandato a persone con una predisposizione alle allergie alimentari, ipertesi, stitici o con altri disturbi gastrointestinali. Tuttavia, nel diabete mellito è possibile mangiare non più 15 grammi di cioccolato fondente amaro al giorno. L’unica malattia in cui è severamente vietato il cioccolato, è la gotta. L’acido urico, che si forma a causa del consumo di cioccolato, non danneggia la persona sana. Tuttavia, per un malato di gotta anche piccole dosi possono provocare la deposizione di questo acido nelle articolazioni, e quindi aggravare la malattia.
Oggi è disponibile un’enorme quantità di prodotti contenenti cioccolato. Come orientarsi nella scelta? Trascorrere un paio di minuti per leggere le etichette ti servirà sicuramente per mettere nel carrello un prodotto naturale e di qualità. Il cioccolato “sano” deve contenere solo burro di cacao e non devono essere presenti oli di palma, di soia, di cocco o di qualsiasi altro grasso più economico. Sostanzialmente, meno ingredienti sono presenti nell’etichetta meglio è. Attenzione anche alla presenza di additivi alimentari come la lecitina di soia (E 322) ed altri aromi aggiunti.
Se vuoi provare il vero gusto del cioccolato, degustalo con un tè nero senza zucchero. Questa associazione utilizzano i degustatori esperti. Per quanto riguarda la combinazione con l’alcol, il cioccolato è compatibile anche con i superalcolici: whisky, cognac, calvados, e con vini robusti, come il madera e il porto. Contrariamente alla credenza popolare, lo champagne non si sposa con il cioccolato. I vini dolci da dessert non sono validi alleati: la loro reciproca dolcezza annullerà entrambi i gusti e aumenterà sicuramente la glicemia.
A conclusione dell’articolo, occhio alle etichette senza badare a spese se volete dare una nota dolce e fragrante alle vostre feste.