TUTTI I CEREALI SONO BUONI? LE PRINCIPALI DIFFERENZE
I cereali rappresentano la base dell’apporto calorico quotidiano, botanicamente fanno parte della famiglia delle graminacee, sono piante dal fusto eretto con pareti sottili ma forti.
Il fiore è timido e regala attenzione al frutto, la cariosside.
L’immagine della spiga così ordinata ed equilibrata e la sua crescita verso l’alto fornisce all’uomo che se ne nutre l’energia del sole, della luce e dell’aria.
Altra particolare caratteristica è data dal chicco e dalla sua evoluzione, che sotto terra marcisce e produce la nuova spiga dopo un lunghissimo tempo di maturazione. Il chicco che si mantiene vitale e che, a distanza di anni, può creare una nuova pianta ci comunica un messaggio di energia a lungo termine, rappresenta l’eternità.
Sotto questo aspetto non ci meravigliamo che il cereale nutre in particolare la vita mentale, favorisce l’apertura di pensiero e denota un progredirsi lento e fruttuoso di genio creativo e di innumerevoli idee.
La riflessione e l’organizzazione scaturite dal consumo dei cereali controllano l’impulsività e l’eccesso, peculiarità determinante per chi studia e per chi ha bisogno di un buon carburante per la mente.
È utile consumare i cereali quotidianamente per un buon equilibrio nutrizionale e sono da preferire quelli integrali, meglio se in chicco, in quanto conservano ancora intatti i tegumenti esterni (ricchi in fibre e fitoestrogeni) e il germe (ad alto contenuto di proteine, acidi grassi polinsaturi, vitamine e oligoelementi) a differenza di quelli raffinati che sono costituiti unicamente dall’amido.
I cereali integrali sotto forma di carboidrati complessi forniscono energia modulando però l’aumento della glicemia, offrendo un buon potere saziante.
La scelta è molto varia e possiamo effettuare una prima importante distinzione tra cereali con glutine, e cereali senza glutine.
Cereali con glutine:
Frumento
Rappresenta la base della nostra alimentazione, ricco di proteine e carente di lisina, che invece è contenuta nei legumi. Da notare che in quasi tutte le culture i piatti base sono combinazione dei due alimenti (pasta e fagioli, riso e piselli) infatti rappresentano un nutrimento vegetale completo, sano e naturale.
Farro
Vrietà di grano duro contiene tutti gli aminoacidi essenziali, i Sali minerali principali (sodio, calcio, magnesio, silicio, fosforo, zolfo e ferro), molte vitamine e oligoelementi.
Avena
Ha un contenuto proteico più basso del frumento ma è meno carente di lisina, ricca di lipidi, minerali, sostanze stimolanti e tonificanti si consiglia il consumo ai bambini, ai convalescenti, alle donne che allattano.
Segale
Ricca di calcio, sodio, potassio e iodio, ha un effetto depurativo e rinforzante. La pianta è robusta e si adatta facilmente a ogni tipo di clima e latitudine.
Orzo
Pianta erbacea, annuale è prevalentemente utilizzata, trasformata in malto, per l’industria della birra.
Distinguiamo l’orzo perlato e l’orzo mondo. Il primo è stato impoverito di tutti i nutrienti principali, mentre il secondo completo dei tegumenti esterni è ricco di magnesio, vitamina E, vitamina PP, e soprattutto la vitamina B12, accusata ingiustamente di non essere presente in un alimentazione prettamente vegetale.
Con proprietà rinfrescanti, diuretiche e depurative rafforzano la milza e favoriscono la digestione.
Cereali senza glutine
Mais o granoturco
Originario del centro America è l’unico cereale che contiene la vitamina A. Ricco di fosforo, ferro, potassio e grassi insaturi, contenuti soprattutto nel germe da cui si estrae l’olio.
Rinfrescante, favorisce l’equilibrio della tiroide ed è utile per i disturbi dei surreni, abbassa il colesterolo ed è indicato quindi per i disturbi cardiovascolari.
Quinoa
Un intruso fra i cereali dove comunemente viene “classificata”, infatti non appartiene alla famiglia delle graminacee ma a quella delle Chenopodiacee, ma possiede gli stessi principi nutritivi e usi dei cereali.
Alimento base per le popolazioni delle Ande è molto antico, conosciuto e sfruttato come il mais dagli aztechi. Ottima per la crescita, contiene tutti gli aminoacidi essenziali, molto proteico.
Grano saraceno
Il secondo intruso, come la quinoa viene impropriamente elencato fra i cereali, in realtà botanicamente fa parte della famiglia delle poliganacee.
Ha un buon contenuto di lisina, molti aminoacidi, fosforo, ferro, calcio, sodio e magnesio. Un alimento completo dall’alta digeribilità.
Miglio
L’unico cereale alcalino, ricco di lecitina, fosforo, ferro e silicio. Può essere consumato solo decorticato e mantiene i suoi principali effetti nutritivi. Combatte l’anemia, aiuta pancreas e fegato, rinforza la memoria e il suo consumo costante si mostra visivamente nei capelli, unghie e pelle, che migliorano grazie all’importante contenuto di silicio.
Amaranto
Il terzo intruso, dopo quinoa e grano saraceno, elencato tra i cereali fa parte delle amarantacee, e rappresenta un altro alimento fondamentale utilizzato in tempi antichissimi, dagli aztechi e dagli Incas.
È ricchissimo di nutrienti in Italia e in altri paesi viene ancora principalmente sfruttato a scopo ornamentale, dove in ogni caso, mostra bellezza, colore e particolarità degne dei suoi altri valori.
Consumandolo aiutiamo funzioni di colon, intestino, e rafforziamo il sistema immunitario.
Riso
IL cereale più consumato al mondo. Il basso contenuto proteico viene compensato dalle qualità nutrizionali superiori a quelle del frumento.
Come buona parte dei cereali il riso è soggetto a raffinazione, dove spesso i prodotti utilizzati a questo fine possono procurare alcuni disagi oltre a comprometterne notevolmente il valore nutritivo.
Il consumo del riso integrale e poco trattato è un ottimo coadiuvante per alcuni disequilibri come: disordini urinari, debolezza, sudorazione eccessiva, diarrea.
Conclusione
Per concludere, possiamo dire che si, tutti i cereali e amici impropriamente considerati tali, sono buoni, ma ogni persona, secondo la propria costituzione, predisposizione, gusto e individualità deve scegliere i propri districandosi fra le innumerevoli proprietà che mostrano e nascondono.