CELIACHIA O SENSIBILITÀ AL GLUTINE
Da pochi anni la comunità scientifica ha constatato che gli effetti negativi del glutine non sono solo nella malattia chiamata celiachia, ma anche nella sensibilità al glutine non celiaca.
Cosa succedeva inizialmente : le persone che lamentavano problemi addominali, ma che nei test i valori della Transglutaminasi erano negativi e i villi intestinali integri, gli veniva detto che non era Celiaco e che poteva assumere glutine senza nessuna conseguenza.
Oggi le cose sono molto cambiate : negli ultimi anni e nelle ultime ricerche scientifiche si è constatata la ” tossicità ” al glutine anche in soggetti non celiaci, una ipersensibilità al glutine detta Gluten Sensitivity, una condizione patologica scatenata dal glutine nei soggetti non celiaci.
I sintomi addominali quali per esempio gonfiore addominale, diarrea, calo di peso eccetra sono solitamente diagnosticati come sindrome del colon irritabile, sottovalutando a volte la possibile sensibilità al glutine.
Se si soffre di sindrome di colon irritabile, è sufficiente eliminare il glutine dalla nostra dieta e se siamo sensibili al glutine ( non celiaci ), si noteranno miglioramenti nel breve periodo.
Gli alimenti senza glutine, oltre a quelli naturalmente senza glutine presenti in natura, si possono reperire facilmente in qualsiasi supermercato con apposita etichettatura e dicitura senza glutine.
Pane e pasta, nella nostra dieta mediterranea, e nostra consuetudine alimentare possono essere sostituiti con pane senza glutine e pasta senza glutine solitamente prodotta con farina di mais e riso.
Anche la pizza può essere senza glutine, per non rinunciare a nessun piacere della vita! Ma non la pizza al Kamut, che contiene glutine.
Controllate sempre l’ etichettatura dei prodotti per essere sicuri di quello che state consumando.