CARENZA DI VITAMINA D QUALI RISCHI
La carenza di Vitamina D mette a rischio tutto il nostro organismo. Nel dettaglio, tra le conseguenze più note di una bassa assunzione della Vitamina D troviamo:
1) PATOLOGIE OSSEE. Nei bambini una delle conseguenze più gravi è rappresentata dal rachitismo. Ecco perché è indispensabile che le donne durante la gravidanza e l’allattamento presentino livelli giusti di Vitamina D. Negli adulti la carenza di Vitamina D può portare a deformazioni ossee, ad inarcamenti a livello degli arti inferiori e della colonna vertebrale.
2) MALATTIE AUTOIMMUNI. Alcuni casi sono l’artrite reumatoide, il lupus e il diabete tipo 1.
3) PATOLOGIE COGNITIVE. Uno studio recente in Scozia ha posto in correlazione la carenza di Vit. D all’ aumento del rischio di ammalarsi
di Alzheimer, con particolare riferimento alle popolazioni che vivono in zone poco soleggiate.
4) PATOLOGIE CARDIACHE. Secondo uno studio di un gruppo di ricercatori di un centro cardiologico di Milano, una carenza di Vit. D peggiorerebbe esiti e conseguenze dei problemi al cuore, in particolare dell’ infarto. Gli esperti hanno scoperto che l’ 80% dei pazienti analizzati in seguito a infarto mostravano un deficit parziale o totale di Vit. D.
5) DEPRESSIONE. Nei paesi del nord dove l’esposizione al sole è scarsa per diversi periodi dell’ anno sono stati rilevati numerosi casi di depressione, alcuni particolarmente gravi. Si ipotizza che simili condizioni possono essere legati anche ad una carenza di Vit. D e alla sua funzione di stimolo per la produzione di serotonina.
Va ricordato che la Vitamina D non si produce solo attraverso l’esposizione al sole, ma anche per mezzo di una dieta equilibrata che preveda l’assunzione di pesce (es. olio di fegato di merluzzo, aringa, salmone, sardine…), rosso d’ uovo e fegato, latticini e derivati.
Esistono anche integratori di vitamina D.