CAOS VACCINI, CHI CI CAPISCE È BRAVO
E’ di questi giorni il ritorno in risalto del tema vaccini si o no, tema peraltro mai del tutto dimenticato in questi ultimi anni dove si sono alternati momenti di soddisfazione e avvilimento per entrambi gli “schieramenti” a seguito dell’alternarsi delle notizie provenienti dal mondo scientifico, giuridico e sociale. Il tema è complesso e una risposta sicura in un senso o nell’altro è difficile da ottenere e ciò crea giustificate preoccupazioni nei genitori anche perchè in gioco c’è la vita dei loro figli e su quella non si scherza. Ultima scintilla la petizione online del Ministero della Salute che ha già ottenuto diverse migliaia di firme e punta dritto alle 50.000 sigle e una campagna fotografica sui social più in voga. L’idea è partita da due mamme di Bologna Alice Pignatti e Miriam Maurantonio che hanno creato una campagna di sensibilizzazione che è diventata presto virale sui vaccini obbligatori per accedere alle strutture scolastiche. Così sui social si susseguono mamme e papà che mostrano il cartello #iovaccino, no alla #disinformazione. A scatenare il tutto anche la morte della bimba di appena 28 giorni di pertosse.
La bimba morta di pertosse
La bimba di Alice Pignatti, che ora ha 5 mesi e mezzo, quando aveva solo 40 giorni si è ammalata di pertosse, contagiata da qualche altre bambino. A quel punto non ha potuto che sperare non essendoci cura antibiotica a quell’età, per fortuna nel suo caso si è risolto tutto per il meglio,ma ciò l’ha spinta ad avviare la petizione. Questa in sostanza la petizione della madre, poi condivisa da tante mamme e da gran parte del mondo scientifico: “Sempre più famiglie non sottopongono i figli a profilassi e sono in aumento i casi di malattie che sembravano debellate. Morbillo, polmonite, pertosse che per i più piccoli possono essere mortali. Per non parlare dell’allarme meningite. Si tratta delle mamme “salutiste”, quelle che non vogliono iniettare “veleni” nel corpo dei loro bimbi. Ma per lo più, sostengono i pediatri, si tratta di mamme “mal informate” che non si rendono conto dell’importanza di difendere i neonati da certe malattie. In tante hanno sposato le teorie secondo cui i vaccini possono portare all’autismo o a effetti collaterali pesanti, senza rendersi conto del rischio sociale della mancata copertura anti virus.
Si continua poi:”I danni provocati dalla diffusione di informazioni tendenziose da parte delle associazioni antivax stanno trasformando la nostra comunità: sono riapparse malattie che si credevano debellate, sono morti neonati e immunodepressi che non potevano usufruire della copertura vaccinale e si sono diffusi atteggiamenti irresponsabili nei confronti dei nostri figli. Costoro stanno diffondendo informazioni smentite dall’OMS e da diverse ricerche scientifiche, stanno defraudando i genitori instillando la paura del complotto e stanno generando effetti a catena catastrofici nelle comunità scolastiche.
È ora di intervenire: la loro libertà finisce dove inizia la nostra
La nostra libertà di crescere figli sani e di inserirli in comunità scolastiche sicure. Chiediamo che i vaccini diventino obbligatori per l’accesso alle strutture scolastiche come avviene in altri paesi per garantire ai nostri figli un futuro migliore.La credenza circa presunti effetti dannosi del vaccino trivalente nascono da un caso di frode scientifica che ha scatenato un ingiustificato allarmismo.Nel 1998 venne pubblicato sulla rivista medica the Lancet un articolo a firma del dr. Andrew Wakefield e di altri 10 coautori, che portava false prove sulla relazione tra disturbi di tipo autistico e il vaccino trivalente MPR, una forma di immunizzazione contro morbillo,parotite,rosolia.Le conclusioni dell’articolo sono state più volte smentite, tanto da costringere il Lancet a ritirarlo.L’autore principale, Andrew Wakefield è stato radiato dal General Medical Council britannico, e non può attualmente esercitare come medico in Gran Bretagna. Negli anni successivi numerosi studi epidemiologici non hanno trovato alcuna evidenza fra il vaccino MPR e l’autismo”. La domanda classica di chi ha tesi opposte in questi casi è “se hai vaccinato tuo figlio e credi nei vaccini dovresti esser tranquillo e non preoccuparti se io vaccino il mio”. Nell’aprile 2012, il tribunale del lavoro di Rimini causò la sollevazione della comunità medica quando condannò il Ministero della Salute al risarcimento di una coppia con un figlio autistico, ritenendo sussistente un nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino trivalente e la malattia, nonostante tale connessione sia stata dimostrata essere scientificamente inesistente. Nel marzo 2015 tale sentenza è stata ribaltata dalla corte d’Appello, che ha ritenuto gli studi di Wakefield, utilizzati per la prima sentenza, scientificamente irrilevanti e smentiti dalla comunità scientifica”.
Ma cosa è di fatto un vaccino?
Il vaccino è un preparato contenente materiale costituito da proteine complesse e DNA provenienti da microorganismi estranei o parti di essi, opportunamente trattato per non perdere le proprietà antigeniche, e utilizzato per creare immunità attiva al soggetto cui viene somministrato stimolando la produzione di anticorpi spesso attraverso una risposta umorale. Lasciando perdere ulteriori spiegazioni scientifiche che hanno poco senso e rischiano di portarci fuori tema, i vaccini imputati sono due,
Il Vaccino esavalente che ha come scopo quello di proteggere il bambino da 6 malattie:
difterite, epatite B, infezioni da Haemophilus Influenzae tipo b (Hib), pertosse, poliomielite, tetano,
e dalle loro complicazioni.
Utilizzato dql 2001 dopo il via libera definitivo dell’EMEA è oggi il vaccino per l’infanzia più utilizzato ed è ritenuto dal Ministero della Salute sicuro e più semplice da somministrare rispetto ai singoli vaccini. Il vaccino esavalente contiene al suo interno:
- ossoide difterico
- antigene di superficie ricombinante del virus dell’epatite B
- polisaccaride del Haemophilus influenzae tipo b
- antigeni della pertosse: tossoide pertossico, emoagglutinina filamentosa, pertactina
- virus inattivati della poliomielite tipo 1, 2, 3
- tossoide tetanico
Poi contiene anche: lattosio anidro, sodio cloruro, medium 199 (contenente principalmente aminoacidi, sali minerali, vitamine). E’ assorbito su composti di alluminio (alluminio ossido idrato, fosfato di alluminio) che migliorano la capacità di stimolare la risposta immune. Può inoltre contenere tracce di neomicina o polimixina B che garantiscono la sterilità.In sostanza l’esavalente non moltiplica le altre sostanze che sono per forza presenti in ogni vaccino singolo ma ha al proprio interno le 6 componenti protettive.Viene somministrato con un’iniezione intramuscolare nel muscolo anteriore della coscia. e si esegue al 3°,5°,13° mese di vita.
Il vaccino MPR
Con questo vaccino anche detto trivalente vengono somministrate delle fonti indebolite delle tre malattie cioè morbillo, parotite, rosolia cosi’ da far reagire il sistema immunitario senza causare danni.La risposta immunitaria alla vaccinazione è molto simile a quella che segue all’infezione naturale; creando una reazione umorale e cellulo-mediata. I virus contenuti nel vaccino non sono ovviamente trasmissibili. Il concetto alla base dell’Mpr è che garantisce l’immunità del singolo,una dose di MPR offre protezione contro il morbillo al 90-95% dei vaccinati, contro la parotite al 82-85% dei vaccinati e contro la rosolia a più del 95% dei vaccinati. Una seconda dose del vaccino ha dimostrato aumentare significativamente tale protezione. Se un bambino non ha risposto alla prima dose rimane suscettibile all’infezione naturale e necessita di una seconda dose. Coloro che non rispondono alla prima dose hanno una probabilità del 90-95 % di rispondere alla seconda.Attraverso l’immunita’ del singolo si ottiene l’immunità del gregge,in una popolazione con un’elevata copertura vaccinale un individuo malato (o in incubazione) di morbillo o orecchioni o rosolia, pur avendo contatti con altre persone, non diffonderà la malattia poiché le probabilità di trovare soggetti non immuni sono molto basse.L’obbiettivo finale è quello della scomparsa o eradicazione delle 3 malattie.Incontrando i virus naturali, infatti, il bambino vaccinato non si ammalerà o svilupperà solo una forma lieve di malattia.La protezione verso il morbillo e le altre componenti del vaccino MPR inizia in tempi differenti. Per il morbillo dopo 6-11 giorni, per la rosolia dopo 10-15 giorni e per la parotite dopo 15-21 giorni. La comunita’ scientifica ha riconosciuto da tempo le complicanze possibili anche se rare dovute a ipersensibilità.
Tutto qui?sarebbe troppo semplice, il 23 settembre 2014, il Giudice del Tribunale di Milano Nicola Di Leo, ha emesso una sentenza dove si parla di “nesso causale” tra iniezione del vaccino esavalente Infanrix Hexa Sk e l’autismo, obbligando il ministero a versare vita natural durante al bambino affetto da autismo, che ora ha 10 anni a cui nel 2006 fu iniettato il vaccino. Questa sentenza ha ridato manforte a tutte le associazioni anti-vaccino che fondano proprio su questo nesso buona parte delle loro convinzioni oltre che sul fatto che alcuni lotti di vaccini siano stati ritirati dal mercato per la presenza di mercurio. In particolare il medico legale Alberto Tornatore, nominato dal Tribunale afferma cio’:”è probabile, in misura certamente superiore al contrario che il disturbo autistico del piccolo sia stato causato, o almeno concausato, sulla base di unpolimorfismo che lo ha reso suscettibile alla tossicità di uno o più ingredienti (o inquinanti) dal vaccino Infrarix Hexa Sk” .Aggiunge poi la presenza di una “la stretta successione temporale tra la presenza della malattia e le iniezioni del vaccino””.e aggiungendo che quest’ultimo:“mostra una specifica idoneità lesiva per il disturbo autistico, la cui portata, teoricamente piccola se calcolata sui dati della sperimentazione clinica pre-autorizzazione – spiegherebbe solo il 2-5% dei casi di malattia – è in realtà sottostimata per l’esistenza – recentemente confermata dall’autorità sanitaria australiana – di lotti del vaccino contenenti un disinfettante a base di mercurio, oggi ufficialmente bandito per via della comprovata neurotossicità, in concentrazioni tali da eccedere largamente i livelli massimi raccomandati per lattanti del peso di pochi chili”.
Dunque ci sarebbero dietro interessi delle aziende farmaceutiche, ma anche qui la controparte ribatte che le aziende avrebbero molto più interesse nel diffondere le malattie stesse controllate dal vaccino.Si tratta quindi solo di tesi complottistiche? In realtà non proprio visto il ritiro di alcuni lotti di Infanrix Hexa in molti paesi e non in Italia e la risposta dell’azienda che ha definito il ritiro “solo precauzionale” e ancora la recente denuncia riguardo il vaccino anti-meningite di una sessantina di famiglie per la presenza di Ossido di Ferro nel farmaco Meningitec. Anche qui la replica è stata “ritiro precauzionale”. Tornando all’autismo l’OMS si è schierata chiaramente nell’agosto del 2013, citando anche il risultato di un’ulteriore ricerca aggiornata a quella data e pubblicata sul The Journal of Pediatrics , afferma che “non c’è evidenza di una connessione tra il vaccino trivalente ed esavalente,né tra l’additivo Thimerosal e i disordini dello spettro autistico” .
Insomma, il dibattito tra pro e contro continua, chi ci rimette da questa situazione sono i genitori che vengono continuamente bombardati da notizie volte a confortare una tesi piuttosto che un’altra, e sorge il sospetto che da tutta questa confusione naascano solo tensioni inutili e non si arriverà mai al dunque, tra interessi di parte e fiducia nelle istituzioni ai minimi storici.
Che fare? decidere secondo la propria coscienza sapendo che c’è di mezzo la vita del proprio figlio senza dimenticare che ci sono anche i figli degli altri e soprattutto non farsi dispensatori di verità assolute che, a quanto pare,non ci sono ancora.