CAMBIARE LA PROPRIA RESIDENZA

Cosa bisogna fare una volta acquistata casa per portare sia il proprio domicilio che la residenza?
Intanto capiamo la differenza tra domicilio e residenza, a volte infatti le due cose non corrispondono, spesso addirittura vengono confuse tra loro.

Il domicilio corrisponde all’abitazione o luogo in cui una persona fisica “ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi” (articolo 43, primo comma c.c.). Gli interessi possono essere di natura economica, ma anche personale, sociale e politica.

La residenza, secondo il diritto italiano, è il luogo in cui la persona ha la dimora abituale (art. 43, II comma c.c.), dove avvengono i momenti di vita quotidiana.

Non necessariamente bisogna possedere il luogo in cui si intende portare la propria residenza e il proprio domicilio.

Per trasferire la residenza bisogna dichiararla presso l’Ufficio dell’Anagrafe del Comune di appartenenza.

I documenti da presentare

Per effettuare il cambio di residenza,  una persona  maggiorenne del nucleo familiare deve presentarsi agli sportelli del Municipio in cui si vuole risiedere con  questi documenti documenti, di tutti i componenti famigliari:

• documento valido di riconoscimento;
• codice fiscale.

Li vi verrà chiesto di compilare dei moduli specifici con cui dichiarate la vostra residenza e chi risiede con voi nella casa.

A questo punto avrete con voi una copia della dichiarazione con cui potrete eventualmente richiedere anche le volture dei vari servizi.

Controlli di residenza

Sono previsti controlli, definiti accertamenti anagrafici, effettuati dal corpo di polizia e da personale comunale riguardante la domanda presentata sul cambio domicilio. I controllo vengono svolti entro 45 giorni dalla presentazione della richiesta e si incentrano sulla verifica del requisito dell’abitualità. Nel caso ci siano discordanze, chi ha effettuato il controllo deve inviare l’anomalia alle autorità competenti.