BUONI PASTO
I cosiddetti buoni pasto (chiamati anche Ticket restaurant) possono essere usati solo per acquistare pasti o prodotti alimentari, infatti utilizzati molto dalle aziende per i propri lavoratori ma anche dagli stessi nei supermercati.
Il valore dei ticket non è unico ma oscilla dai 2 euro ai 10 euro. Importo che viene scelto da chi li eroga e acquista. Solitamente l’importo più diffuso è quello da 5,29 Euro in quanto ha notevoli vantaggi fiscali per l’azienda a livello fiscale e contributivo in quanto non soggetti. E’ un metodo utilizzato dalle aziende verso i propri lavoratori per coprire le spese che questi hanno per la pausa pranzo (vengono dati solitamente se l’azienda non ha un servizio di mensa interno). Non costituisce reddito fino alla cifra di Euro 5,29, per questo non soggetta a oneri.
Il ticket spetta al lavoratore in base alle presenze al pranzo, infatti il calcolo del carnet viene effettuato in base al mese di competenza ma stornati dalle assenze del mese precedente: es. devo consegnare i buoni pasto del mese di 02 2016, in base ai giorni lavorabili ne spetterebbero 21 ma se a gennaio sono state fatte assenze es. malattia, ferie, infortunio, permessi retribuiti per l’intera giornata o comunque per una assenza inferiore a 6 ore il ticket non spetta e quindi verranno consegnati in relazione a se davvero è stata usufruita la pausa pranzo.
I ticket restaurant, si precisa, possono essere utilizzati solo in esercizi convenzionati e quindi chi accetta il pagamento con questa modalità.
I buoni pasto sostituiscono l’indennità che veniva erogata in busta per essere utilizzata dai lavoratori in pausa pranzo, che ovviamente la differenza sostanziale è che il buono pasto puoi usarlo solo per prodotti alimentari invece l’indennità in busta paga si poteva spendere come meglio si credeva.
Una delle novità salienti ma chela normativa non è cambiata, è che dal 2015 circa sono stati creati i ticket elettronici che permettono, invece di avere un carnet cartaceo, di avere una tessera magnetica che però ad oggi è accettata da molti meno esercenti rispetto al classico carnet cartaceo.
Si fa presente alle aziende, o ai liberti professionisti, lavoratori autonomi ecc. che l’IVA sui buoi pasto è detraibile al 100% con aliquota agevolata a seconda di dove rientri nei casi citati prima.
Inoltre sono deducibili al 100% per l’azienda ai fini IRES e IRAP rientrando come costo a bilancio sotto la voce “costo del personale” diverso per i liberi professionisti, autonomi, ditte individuali, soci etc. che sono deducibili al 75%.