BRAVE: UN NUOVO PROGETTO OPEN SOURCE
Qualcosa sta cambiando nell’editoria online che oggi vive soprattutto grazie agli introiti pubblicitari. Forse è stata raggiunta la consapevolezza che l’utente vive l’esperienza di navigazione internet come un qualcosa di irritante. Sempre più spesso la navigazione è resa fastidiosa e lenta da alcune tecniche pubblicitarie particolarmente aggressive. Da qui l’input di alcune software house che si sono preposte come obbiettivo quello di creare un programma in grado di bloccare la pubblicità. In un passato abbastanza recente si era già tentato di porre un freno alle tecniche di marketing più selvagge attraverso l’uso di un piccolo programma per browser di nome Adblock. Questo software ha come unico scopo quello di bloccare la pubblicità, soprattutto quella particolarmente aggressiva che generalmente raggiunge l’utente attraverso i cosiddetti pop-up pubblicitari .
In questo contesto le grandi aziende che basano il loro fatturato principalmente sulla vendita di pubblicità stanno cercando di correre ai ripari. Facebook attraverso i propri bilanci ne percepisce il pericolo mentre Google ha già modificato il codice del suo browser Chrome in modo da neutralizzare il tanto temuto plugin adblock. Altre aziende stanno muovendo un azione legale contro adblock per l’uso scorretto delle white list attraverso le quali sembrerebbe essere favorito solo chi ha abbastanza soldi per pagare l’inserimento della pubblicità e quindi in grado di aggirare in maniera abbastanza discutibile quelle che dovrebbero essere le garanzie sulla libera concorrenza.
Come già accennato all’inizio in tutto questo contesto abbastanza caotico si sta facendo largo un nuovo progetto open source denominato “Brave“. Si tratta semplicemente di un browser in grado di bloccare la pubblicità e di rendere la navigazione dell’utente finalmente fluida veloce e di conseguenza molto più piacevole. E’ già possibile scaricare questo browser per installarlo sul proprio sistema operativo e testarlo direttamente sul web.
Compatibile sia su sistemi OS X che su Windows e non solo, perché può essere scaricato anche in versione mobile per smarphone android e iphone.Per il download del software vi rimando al sito ufficiale. Finora non sembra sia stata riscontrata alcuna controindicazioni neppure con windows 10, il neonato sistema operativo di casa Microsoft.