COME PAGARE LA BOLLETTA ENEL SENZA PAGARE IL CANONE RAI

Attenti al canone

L’ultima trovata della nostra straordinaria classe politica è stata quella di racimolare denaro attraverso l’imposizione del pagamento del canone Rai nella bolletta Enel. Questo articolo non ha l’intenzione di trattare la dubbia costituzionalità di una simile manovra, poiché già ampiamente esposta  dalle varie associazioni consumatori. La riscossione del canone Rai dovrebbe essere fatta attraverso l’Agenzia delle Entrate e non attraverso l’Enel che non ha modo di verificare se il canone Rai è stato già pagato sulla prima casa e neppure se il cittadino rientra in una delle categorie esenti da questa tassa.attenti al conone

In questi casi la prima cosa da fare per non pagare il canone Rai è quella di dimostrare di averlo già pagato o di essere nella condizione di non doverlo pagare per il semplice motivo che non si possiede un televisore (e se il governo continua su questa linea molto probabilmente gli italiani non aspetteranno più il capodanno per lanciarlo dalla finestra). L’autocertificazione va spedita alla Spettle. Agenzia delle Entrate, ufficio Torino 1, SAT Sportello Abbonamento TV Cas. Postale n. 22, 10121 Torino a mezzo di raccomandata AR. Attraverso una semplice ricerca internet è possibile reperire il modulo da scaricare, compilare e spedire.

Con la legge di stabilità  il governo è riuscito a rendere ancora più instabile la vita degli italiani costretti ad affidarsi ad una raccomandata AR per cercare di far valere i propri diritti nei casi in cui non si è tenuti a pagare il canone Rai. In fine è da sottolineare l’importanza  dell’azione collettiva messa in atto delle varie associazione impegnate a trovare il mezzo più idoneo a tutela dei diritti del cittadino. Pertanto non sarebbe una cattiva idea la coordinazione di questi sforzi attraverso una petizione indirizzata al Presidente della commissione per le petizioni European Parliament B-1047 BRUSSELS che possa mettere in evidenza il problema. Ciò è possibile in quanto oltre ad essere cittadini italiani siamo anche cittadini europei secondo il trattato dei diritti fondamentali di Lisbona, per cui abbiamo anche la possibilità in forma individuale o collettiva di comunicare direttamente con il Parlamento Europeo che a differenza di quello italiano quanto meno è in grado di darci delle risposte .

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