Ansia, stress, paura a volte causano improvvisi attacchi di panico. Scopriamo come gestirli e come allontanarli dalla nostra esistenza
Gli attacchi di panico sono improvvisi disturbi fisiologici e psicologici causati da situazioni d’ansia e stress. Essi avvengono in modo diverso e soggettivo, ma i sintomi più comuni sono: tachicardia, sensazione di soffocamento, tremore, vertigini, vampate di calore e paura di morire. Normalmente i primi attacchi di panico sono inaspettati, per questo coloro che li subiscono si spaventano tantissimo, poi diventano più prevedibili, proprio perché se ne riconoscono i sintomi. Durante l’attacco di panico, la mente della persona é sconvolta da pensieri negativi e incontrollabili, alla soglia della “pazzia”.
Ne scaturisce quindi la “paura della paura” di essere colti da panico improvvisamente e in luoghi in cui gli attacchi non sono gestibili. Ci si chiude allora in un proprio mondo, si evitano luoghi chiusi e affollati, si guida solo per necessità, si interrompono provvisoriamente i rapporti sociali, ci si sente malati. Come uscire dal tunnel degli attacchi di panico? Principalmente auto convincendosi che non si hanno malattie fisiche, imparando a gestire i sintomi che preannunciano l’arrivo di un attacco, con una profonda respirazione (utilizzando il diaframma), cercando di spostare tutti e 5 i sensi su oggetti dai colori o rumori forti, freddi al tatto, odori o profumi intensi, aria sul viso… Dopo di che’ puo’ aiutare la psicoterapia, quindi il cercare la causa del nostro malessere interiore (lavoro, matrimonio,ecc) confrontandosi con uno specialista che indicherà la possibile reazione al problema. Se comunque ciò non fosse sufficiente, il medico prescriverà farmaci a base di benzodiazepine (tipo lexotan) che aiuteranno sul momento in situazioni di disagio, agitazione o disturbi del sonno; potra’ inoltre proporre una terapia di almeno 6 mesi nei casi più difficili con antidepressivi.