SIAMO ACCUMULATORI SERIALI DI INFELICITA’

Come liberarsi da tutto quello che ci rende infelici

Accumulatori seriali di infelicità   “Se continuiamo a pensare a tutti i modi in cui gli altri ci hanno tradito, deluso,    ingannato o fatto arrabbiare, il nostro cuore sarà per sempre pieno di odio. Impariamo  a  lasciare andare, ad essere felici.” (Buddha)

  Siamo sempre in cerca di qualcosa che ci renda felici. Di persone con cui sentirci bene,  di  abiti che ci facciano sembrare più magri, di oggetti che ci diano l’illusione di felicità.

 Sprechiamo tempo ed energie a tenere strette cose e persone che invece dovremmo    perdere o eliminare. Ci sentiamo più sicuri in situazioni che conosciamo già e, spesso, i  cambiamenti fanno paura e li rifuggiamo. In questo modo riusciamo a dare un senso  all‘infelicità della nostra vita, all’aggrapparci a situazioni tossiche, ad amicizie  sbagliate,  a relazioni infelici, a lavori che ci stressano, a famiglie che ci tarpano le  ali.

  Riusciamo persino a sorridere e dire che va tutto bene, ma sappiano nel profondo che  sono bugie. Che abbiamo bisogno di un cambiamento, di una svolta.

Allora come fare?

Siamo accumulatori seriali di infelicità, per tornare ad essere felici, ad avere di nuovo quella sensazione di pace e tranquillità mera speranza di giorni su giorni, dobbiamo spogliarci di tutto ciò che non ci permette di vivere un’esistenza degna di essere vissuta.

LASCIAMO ANDARE

  • Prima di tutto dobbiamo smettere di lagnarci per ogni cosa. Se ciò che ci capita non possiamo controllarla, allora non vale la pena perdere tempo ed energie a lamentarci. Se, al contrario, abbiamo la possibilità di cambiare la situazione perché ci stiamo lamentando? Prendiamo in mano la nostra vita e agiamo.
  • Non fossilizziamoci su ciò che desideriamo dagli altri. Se non otteniamo determinate risposte che invece ci aspettiamo, svoltiamo pagina e andiamo avanti. Attendere quel messaggio che non arriva mai, quell’invito che non riceviamo, quel conforto che ci viene negato. Non ha senso ballare un passo a due da soli. Troviamo un altro ballerino.
  • Abbassiamo il volume di tutte quelle chiacchiere mentali che ci fanno rimuginare tutto il giorno. Aboliamo il “se io.., se loro…”; concentriamoci su ogni azione che stiamo svolgendo. Nell’istante in cui la svolgiamo.
  • Liberiamo la casa e il luogo di lavoro dagli oggetti inutili. Eliminiamo il disordine che si vede e che non si vede. Siamo sempre troppo impegnati a cercare ciò che ci serve negli armadi e nei cassetti, a dover ricordare che fine abbiamo fatto fare a questo o a quello. Ordine fuori significa anche ordine dentro.
  • Lasciamo andare i compiti inutili. A volte ci ostiniamo a portare avanti progetti che alla fine non ci danno alcun piacere. Pianifichiamo i nostri compiti giornalieri, dal più importante a quello più irrilevante. Impariamo a fare una lista scritta, il nostro cervello ci ringrazierà non dovendo ricordare ogni dettaglio.
  • Abbandoniamo il vizio di trovare scuse. Gli altri devono accettarci per quel che siamo. Altrimenti sono loro che devono cambiare, non noi. Non fatevi condizionare dalla paura del giudizio altrui, lasciate andare il bisogno di piacere sempre a tutti.

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IL CAMBIAMENTO

La nostra vita non sarà mai perfetta, ci saranno giorni buoni e altri da dimenticare. Ciò che importa è come reagiamo ai cambiamenti. Dobbiamo spogliarci da tutti quegli attaccamenti inutili che non ci permettono di vivere appieno ciò che di bello può esserci intorno a noi.

Imparare a rinnovare la nostra esistenza, a scegliere volontariamente di perdere cose e persone ci può ripagare con una vita più sana e felice. Apriamo la porta del cambiamento con la curiosità e il sorriso della meraviglia.

Accumulatori seriali di infelicità

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