COME SI DIVENTA GUIDA ALPINA

Professione montagna: vivere di passione

Sembra banale, ma il primo requisito fondamentale per diventare Guida Alpina è una sfrenata passione per la montagna: questo perchè è un mestiere che, in termini di impegno e di fatica richiede molto sacrificio e abnegazione. Tantissime giornate lontane da casa e dagli affetti, molto disagio fisico e stress mentale, un lungo impegno formativo e costante aggiornamento tecnico sono solo alcune delle caratteristiche richieste, oltre a capacità tecniche non comuni in ogni disciplina legata al mondo delle terre alte: sci alpinismo, arrampicata, escursionismo estivo e invernale, scalata su ghiaccio, roccia e percorsi attrezzati, alpinismo d’alta montagna.

Deve conoscere bene almeno l’inglese, dal momento che il suo è un lavoro prettamente turistico, e deve avere approfondite nozioni di meteorologia, geologia, orografia, tecnologia dei materiali, faunistiche e naturalistiche. La Guida Alpina è la figura di riferimento per accompagnare escursionisti e alpinisti su percorsi che vanno dal sentiero di media montagna alla vetta oltre i 4000 metri, oltre che per l’insegnamento professionale delle discipline legate alla montagna: è inoltre coinvolta in lavori in quota come la messa in sicurezza di zone franose e il disagio di rocce pericolanti che minaccino la sicurezza umana e in interventi a vario titolo che debbano essere eseguiti con l’ausilio di manovre di corda come, ad esempio, interventi di manutenzione su edifici alti e di difficile accesso con mezzi meccanici.

E ancora: le guide attrezzano aree pedemontane e montane per la pratica sportiva e turistica di alcune discipline (falesie per arrampicata, vie ferrate, corde fisse su passaggi alpini esposti) e collaborano al collaudo di attrezzature tecniche e di sicurezza. Molte sono atleti di livello nazionale e “apritori” (cioè scopritori e primi realizzatori) di nuove vie, cioè di percorsi alpinistici.

guida alpina

guida alpina al lavoro

In Italia la professione è regolamentata dalla legge 2 gennaio 1989 n. 6, sull’”Ordinamento della professione di guida alpina.”. Le guide vengono inquadrate amministrativamente in Collegi Regionali, facenti capo al Collegio Nazionale delle guide alpine: una Commissione tecnica elabora i corsi di formazione e aggiornamento.

Il percorso formativo, organizzato su base regionale, prevede:

  • una preselezione con presentazione di curriculum: un test d’ingresso teorico e pratico per verificare l’esperienza pregressa del candidato. Per chi ritenesse di avere le qualità necessarie, il livello tecnico richiesto e l’esperienza giusta, esistono corsi propedeutici alla preselezione.
  • il corso per aspirante guida: comprende svariati insegnamenti (moduli) seguiti da esami, da affrontare nel giro di un anno e mezzo o due. Superati gli esami, l’allievo diviene “aspirante guida” e può svolgere la professione con alcune limitazioni
  • il corso per guida alpina: si viene ammessi dopo due anni di pratica come aspirante e, superati i relativi esami, consente di iscriversi all’albo professionale come guida alpina.

Le guide sono iscritte alle associazioni nazionali, che fanno parte, a loro volta, di una federazione internazionale detta Union Internationale des Associations de Guides de Montagnes (UIAGM)

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