FARE INCONTRI UTILIZZANDO UN’APP?

Lo sviluppo delle applicazioni per smartphone per le relazioni fra le persone.

Nel lontano 1997 nasceva il primo sito statunitense che aveva l’obiettivo di promuovere le relazioni fra le persone.

Nel 2003, con lo sviluppo di Friendster, i social network hanno iniziato a invadere la quotidianità di tutti gli utilizzatori di internet. Netlog, Badoo, Facebook hanno segnato l’inizio di una nuova era: quella delle relazioni virtuali.

Lo sviluppo degli smartphone ha accentuato ancora di più il processo di “digitalizzazione degli affetti”, che si è accentuato fino ad arrivare alla creazione delle applicazioni attraverso cui conoscere persone.

In economia la domanda e l’offerta trovano un punto di incontro, creando un prezzo e una quantità; Tinder, ha permesso a uomini e donne di trovare punti di incontro attraverso un match, che nasce principalmente da un interesse di tipo fisico, e che sfocia in uno o più rapporti sessuali.

Ma perché utilizzare un’app per fare incontri?

Cosa è successo negli ultimi anni? L’utilizzo del computer ci ha reso incapaci di utilizzare i vecchi metodi di conoscenza delle persone?

Pochi giorni fa, aprendo Facebook dal mio cellulare e scorrendo sulla home, fra gli annunci delle app consigliate mi è comparsa una delle ultime applicazioni nate: “Adotta un ragazzo”.

Dal nome si comprende subito che l’app è stata pensata per le donne/ragazze, che possono farne uso per trovare “l’uomo dei propri sogni”, scegliendo fra diverse categorie di ragazzi che si registrano per “farsi adottare”.

Quando parlo di categorie mi riferisco a vere e proprie clusterizzazioni, all’interno delle quali sono inseriti i profili dei ragazzi registrati.

Dopo aver scoperto questa nuova applicazione, non potevo fare a meno di chiedermi perché una donna dovrebbe “adottare un uomo”? Insomma, dov’è finito il corteggiamento? Quando abbiamo deciso, noi donne, di rinunciare al ruolo di “femmine”?

Mi sentivo assolutamente “old style”, rispetto a questa nuova visione di “femminilità”: ero ancora convinta di dover essere fermata, guardata, corteggiata e invitata ad uscire dagli uomini…e non riuscivo davvero a immaginare di essere io ad approcciare un uomo…insomma, per me era “fuori natura”!

Eppure, se applicazioni del genere hanno successo, allora significa che molte donne la pensano in modo totalmente diverso da me.

Evidentemente molte (troppe) donne hanno rinunciato alla loro figura di preda, e hanno iniziato ad essere predatrici…ma tutto questo, in cosa sta degenerando?

Uscendo per locali è sempre più difficile vedere uomini che non “se la tirano”…ragazzi mediocri si sentono dei veri adoni, e si pavoneggiano sembrando superiori a qualsiasi donna che sia nei dintorni.

Al di là del mio personalissimo senso di fastidio nel vedere queste scene, mi rendo conto che purtroppo sono state le donne a dare – sempre di più – agli uomini la possibilità di sentirsi fighi.

Insomma, dov’è finito il “maschio conquistatore”?

La risposta a molte mie domande poteva essere semplicemente questa: le donne, ormai, vivono la loro sessualità come fossero uomini.

Non importa più a una donna di “tenere sulle spine” un ragazzo, perché ormai l’interesse principale e andarci a letto!

Non è possibile fare di tutta l’erba un fascio…in effetti molte ragazze che conosco non possono essere incluse in questa categoria di donne, ma resta un fatto: gli uomini hanno iniziato ad avere consapevolezza dell’eccessivo abbassamento del livello di difficoltà nel portarsi a letto una donna.

Ma come ricollegare questo alle app?

Lo sviluppo delle applicazioni ha reso la conquista “facile”…ed ha fatto venir meno lo spirito di iniziativa maschile.

In una normale serata in discoteca, è ormai davvero difficile che si avvicinino ragazzi…soprattutto se sono carini! Piuttosto li vedi con il telefono in mano, cercando ragazze su Hppn o su Tinder.

Le applicazioni sembrano aver creato, in realtà, una generale incapacità nel relazionarsi normalmente!

Un match su Tinder può dare la stessa soddisfazione di un “sei davvero bella, vuoi ballare”? Oppure può generare la stessa adrenalina che prova un ragazzo prendendo coraggio e avvicinandosi a chiacchierare con una ragazza?

Sarà la mia visione romantica, o forse la mia femminilità che si ribella, ma purtroppo lo schermo di un cellulare non mi riesce a dare le stesse emozioni che provo quando vengo guardata e fermata da un uomo.

Credo fortemente che le donne abbiano ancora bisogno di ricevere complimenti, di fare le difficili, di flirtare rispettando il loro ruolo…anche perché, se viene meno questo, se noi ragazze ci “svendiamo” su un’applicazione rendendo la conquista facile, qual è l’interesse che può esserci dall’altra parte nel conquistare?

Credo anche che gli uomini/ragazzi, in fin dei conti, abbiano bisogno ancora di conquistare una donna…perché, in fondo, una conquista difficile ma riuscita nutre il loro ego.

Forse fra poco assisteremo a un processo inverso, nel quale le persone si annoieranno di utilizzare le applicazioni per cercare di avere una vita sociale…e a quel punto inizieranno ad averne una davvero!

Per ora, io rimango la solita inguaribile romantica, che spera di trovare l’amore in modo semplice…incontrandolo un giorno sul mio cammino, senza doverlo “adottare” con un’app.

Lascia un Commento

Lascia un commento a questo articolo, ti garantiamo che il tuo indirizzo e-mail non verrà reso pubblico e che non riceverai alcuna mail da infoperte.it o alcun tipo di spam.

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>