L’INNAMORAMENTO È UNA QUESTIONE DI DESTINO?
Venerdì sera, tornando a casa, post serata in discoteca, mi sembrava di aver concluso la mia nottata in stile “dirty dancing” nel modo migliore…eppure non immaginavo che si potesse presentare davanti a me una nuova occasione….
Il bello di Milano, forse, è proprio questo: ti dà mille possibilità di conoscere nuova gente!
Nel mio caso, la fortunata coincidenza dell’incontro è stata la ruota bucata di una bicicletta.
Il proprietario, carino quanto sveglio, ha elegantemente “attaccato bottone”…e qualche ora dopo eravamo a fare colazione ai Navigli, a prendere un caffè da California Bakery, ad osservare i negozi vintage in zona Colonne di San Lorenzo….proseguendo la sera con un bel vodka sour al Jupiler…il tutto contornato da baci passionali, atteggiamento “flirtereccio”, e sesso…
La domanda sorge dunque spontanea…due perfetti estranei se decidono di passare da subito tutto questo tempo insieme, non rischiano di annoiarsi?
La conclusione è sì…mi sentivo annoiata, senza voglia di condividere più di quello che avevo già condiviso con quel ragazzo…era una dose eccessiva! Ma la domanda è: perché?
Perché si conoscono tipi interessanti, ma dopo così poco ci si annoia tremendamente?
Un ragazzo carino, dolce e intelligente…diventa automaticamente “non interessante” quando dimostra di avere dell’interesse?
Abbiamo bisogno di “non conoscerci” per piacerci? Dobbiamo, forse, trovare qualcuno abbastanza distante da quello che siamo, o che si renda sufficientemente “misterioso”?
È sempre stato vero che, quello che non si conosce attrae…Eppure poche ore non corrispondono a una conoscenza approfondita!
Il mio grande dilemma poteva portarmi solo a una conclusione…dopo quel sabato passato insieme, quando ho salutato quel ragazzo la sera, ho capito che non l’avrei mai più rivisto …non faceva per me, non era il mio tipo…
Non potevo fare a meno di domandarmi cosa non mi fosse piaciuto…ero diventata così superficiale da scartare un ragazzo carino in poche ore, o semplicemente avevo sviluppato inconsciamente degli indicatori di “sgradevolezza” sulla base dei quali valutavo gli uomini?
Con il tempo, “l’asticella” di ciò che ci piace e ciò che non ci piace si alza…il livello di complessità aumenta…vediamo i difetti delle persone prima che diventino un effettivo problema?
Eppure la verità è solo una: non sappiamo mai quando arriva la “persona giusta”, quella che non ci annoierà, che non ci sembrerà banale, che saprà prenderci per quello che siamo…che saprà stuzzicare le nostre fantasie senza stufarci.
Alcuni dicono sia una questione di “pancia”…per me è stato così, ho conosciuto il mio Mr Big (che chiamerò così perché sono una grande fan di Sex & the City, e per motivi di privacy) e l’ho subito capito che sarebbe stato lui quello per me…poi è finita, ma questa è un’altra storia…della quale forse un giorno scriverò…
Una volta, molti anni fa, qualcuno mi disse: “non puoi capire …non sei mai stata innamorata”.
Ad oggi so solo questo, una volta che sei stata innamorata…non ti accontenti più…ti diverti e aspetti di poter riprovare le stesse cose.
In fondo, se è vero che ci innamoriamo delle sensazioni che ci ricordano, il passato, quel passato deve essere lontano o almeno dimenticato…
Benigni, in un suo famoso monologo, dice: “innamoratevi, se non vi innamorate è tutto morto.”
Io mi affido al destino ma, in fin dei conti, sono consapevole che il destino devo crearmelo.