L’ARRAMPICATA LIBERA

Uno sport tutt'altro che estremo rilassante come lo yoga

L’arrampicata libera, o arrampicata sportiva, è la disciplina che prevede la salita di pareti rocciose o artificiali col solo utilizzo del corpo, mani e piedi principalmente, utilizzando i sistemi di assicurazione (chiodi, fettucce, moschettoni, corda, etc.) al solo fine di garantire la sicurezza della scalatore in caso di caduta.
Le sue caratteristiche la differenziano dall’arrampicata detta “artificiale”, nella quale chiodi, corde, scalette e altri sistemi di assicurazione servono invece alla progressione dello scalatore.
Viene spesso erroneamente confusa con la sua versione estrema, l’arrampicata detta in “free solo”, cioè l’arrampicata libera senza corda e senza assicurazioni, nella quale la caduta risulterebbe pressochè sempre fatale.
L’arrampicata libera o free climbing, si svolge tanto in falesia, una parete rocciosa o complessi di pareti per le quali si approntano itinerari attrezzati, quanto in alta montagna e all’interno di strutture chiuse, su pareti artificiali in cui gli appigli (per le mani) e gli appoggi (per i piedi) vengono realizzati con elementi in resina.
Si usa fare un’ulteriore distinzione tra arrampicata libera sportiva, su vie (itinerari verticali) attrezzate, e arrampicata libera trad (tradizionale), su vie che gli scalatori attrezzano durante la salita, lasciando poco o nulla del materiale usato in parete, più tipica dell’alta montagna.
L’arrampicata sportiva, che si svolge quindi su vie attrezzate, è un’attività non esente da oggettivi pericoli per l’incolumità fisica, ma estremamente sicura, a patto di osservare coscienziosamente le norme e i comportamenti di sicurezza: essa si svolge infatti con materiali affidabili, capaci di sopportare sollecitazioni superiori a quelle che può sopportare il corpo umano, e con procedure di assicurazione, calata e protezione tali da garantire la sicurezza della cordata (la coppia o la terna di scalatori impegnati nell’arrampicata) e rendendo le cadute prive di conseguenze.
Per iniziare questo tipo di pratica sportiva, è buona norma rivolgersi ai professionisti della montagna, le Guide Alpine, o iscriversi ai corsi organizzati dalle associazioni sportive di settore, FASI e SASP, o a quelli tenuti presso le scuole delle locali sezioni del Club Alpino Italiano: non sono richieste particolari doti atletiche o fisiche per avvicinarsi alla pratica e possono cominciare ad arrampicare i bambini in tenera età.
La concentrazione richiesta, l’impegno muscolare graduale e completo, il gioco di attrazione e repulsione col vuoto, la misura e il superamento delle proprie paure e limiti ne fanno un sport rilassante come la pratica dello yoga.

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