LE PSICOSI

Significato, classificazione, sintomatologia e trattamento dei disturbi psicotici

La psicosi è un disturbo psichiatrico grave caratterizzato da un completo distacco dall’ambiente circostante e da deficit emotivi e relazionali. I disturbi psicotici hanno sintomi specifici che si possono raggruppare in tre settori:

  1. Disturbi di forma del pensiero: le idee degli soggetti sono confuse, irrazionali e incoerenti. L’eloquio è compromesso, il soggetto si esprime con frasi senza senso.
  2. Disturbi del contenuto del pensiero: in questo raggruppamento troviamo i deliri e la paranoia (convinzioni illusorie false che sono vissute come reali).
  3. Disturbi della senso-percezione: allucinazioni visive, uditive, olfattive, tattili e gustative.

L’insorgere di sintomi psicogeni provoca profondi cambiamenti emotivi, dovuti ai continui sbalzi d’umore, e cambiamenti comportamentali, dovuti alla percezione distorta della realtà. Il primo episodio psicotico, detto “Primo esordio”, si sviluppa solitamente in tre fasi:

  1. Prodromo: compaiono i primi sintomi anche se in modo poco evidente, spesso tali sintomi vengono sottovalutati.
  2. Acuta: i sintomi sono chiari e la malattia è riconoscibile.
  3. Recupero: i sintomi vengono curati. La malattia è superabile ma i tempi di recupero variano in base alle caratteristiche individuali.

La diagnosi del genere di disturbo psicotico è difficoltosa perché spesso i sintomi variano da un individuo all’altro. Una classificazione parziale dei disturbi psicotici potrebbe essere la seguente:

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  • Psicosi organica. I sintomi compaiono a seguito di una lesione cerebrale o di una malattia che compromette le funzioni cerebrali.
  • Psicosi reattiva. I sintomi compaiono a seguito di un forte stress. I sintomi possono essere anche molto gravi ma il paziente si rimette rapidamente, anche in pochi giorni.
  • Schizofrenia. I cambiamenti comportamentali e i sintomi deficitanti perdurano per almeno sei mesi. Molti pazienti guariscono completamente dalla malattia e conducono vite felici e soddisfacenti.
  • Disturbo schizofreniforme. Simile alla schizofrenia, i sintomi durano per meno di sei mesi.
  • Disturbo bipolare. Modifica dell’umore in cui si susseguono ciclicamente crisi depressive e crisi maniacali. I sintomi differiscono in base alla fase in cui si trova il soggetto, ad esempio, nella fase maniacale il soggetto potrebbe presentare deliri di onnipotenza e paranoie di persecuzione. Nella fase depressiva allucinazioni e pensieri di morte.
  • Disturbo illusorio. Il soggetto presenta convinzioni su cose non coerenti con la realtà.
  • Depressione psicotica. Differisce dal disturbo bipolare perché è priva di crisi maniacali. Alla depressione “classica” si accompagnano sintomi psicotici.
  • Psicosi provocata da sostanze. L’abuso di alcol e droghe può provocare la manifestazione di sintomi psicotici che nella maggior parte dei casi si esauriscono con lo scomparire degli effetti delle sostanze assunte. In alcuni rari casi i sintomi durano più a lungo.

Il principale trattamento terapeutico della psicosi è di tipo farmacologico, l’assunzione di anti-psicotici è accompagnata ad un intervento psicoterapeutico-riabilitativo.

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