COME RICONOSCERE L’AUTENTICITÀ DI UN DIAMANTE
Il mondo dei minerali, delle pietre preziose e dei diamanti in particolare, è un mondo affascinante e per chi non lo conosce, anche pieno di sorprese e curiosità interessanti. Oggi vi rivelerò qualche trucchetto interessante su come riconoscere un diamante vero da un falso, senza l’ausilio di particolari attrezzature usate solitamente gli orafi ma semplicemente con oggetti comuni che si trovano facilmente in ogni casa, la qual cosa vi consentirà di riconoscere con un ottimo margine di certezza, l’autenticità o meno di un diamante.
La prima prova, consiste nel prendere la pietra che volete analizzare con una pinzetta, sarebbe meglio quella da orafi perché ha una presa specifica per gli oggetti di piccole e medie dimensioni ma una semplice pinzetta per le sopracciglia andrà più che bene, l’importante che abbia le estremità della presa piatte e non ricurve, dunque dicevo sollevate la pietra con la pinzetta e alitateci sopra, se rimane appannata per qualche secondo, probabilmente si tratta di un falso, un vero diamante disperde immediatamente il calore e non si appanna facilmente o comunque lo farà solo per pochissimi istanti, si schiarirà infatti decisamente molto prima di un falso.
Usate magari una pietra autentica insieme a quella che volete testare ed eseguite la prova su entrambe, potrete in questo modo facilmente osservare come la pietra falsa si appanna, mentre il diamante autentico rimane sempre lucido e trasparente.
La seconda prova: I diamanti autentici fanno inclinare parecchio la luce che passa attraverso essi, guardando quindi con attenzione il livello di rifrazione della pietra si potrebbe capire se è falsa o meno, uno dei metodi per farlo è eseguire il test del punto ossia, disegnate un piccolo punto su un foglio bianco, posizionate il diamante al centro del punto e guardatelo da sopra, se non è un diamante, noterete subito un riflesso circolare nella pietra, se è vero, non vedrete alcun riflesso del puntino nero che avete disegnato.
3) I diamanti di miniera a differenza degli zirconi o dei diamanti artificiali, in molti casi hanno delle piccole imperfezioni che in ambito gemmologico vengono chiamate ”inclusioni“ cercate all’interno della pietra, con una lente d’ingrandimento tracce visibili di queste imperfezioni come per esempio oiccole macchie, o variazioni di colore, se le vedrete, quasi sicuramente avete di fronte a voi un diamante vero, anche se imperfetto. Ciò perché sia gli zirconi che i diamanti artificiali non hanno mai inclusioni all’interno in quanto vengono realizzati artificialmente in ambienti sterili, diversamente dalle pietre autentiche che si formano appunto con un processo naturale, una gemma troppo perfetta quindi è quasi sempre un falso anche se esistono rari casi di diamanti veri che non hanno alcuna imperfezione e sono come si può ben intuire di estremo valore commerciale ma tenete presente che sono rari, quindi vi consiglio di non usare mai questo metodo da solo per determinare l’autenticità di un diamante.
La quarta prova consiste nel riscaldare la pietra in questione avvicinandola ad una fonte di calore per trenta secondi e poi immergetela in una ciotola d’acqua fredda, vedrete che la rapida espansione prima e contrazione dopo, farà rompere la pietra falsa in mille pezzi, un diamante autentico invece sarà abbastanza resistente da non subire danno alcuno.
5) Tenete presente che i diamanti veri non compaiono nelle radiografie, mentre i cristalli, il vetro e lo zircone hanno tutti proprietà radio opache.
In questo caso, se si vuol testare il diamante ai raggi X, sarà necessario o inviarlo ad un laboratorio specializzato o più semplicemente, basterà, nel caso in cui si abbia la necessità di fare dei raggi portare l’anello con se durante la seduta, se è vero, il diamante non apparirà sulle lastre.
6) Attenzione alla MOISSANITE!
La Moissanite pur essendo una pietra ancora più lucente del diamante, non ne ha certamente lo stesso valore, questa pietra preziosa è talmente simile al diamante che persino i gioiellieri hanno qualche difficoltà a distinguere l’una dall’altra, per poter individuare le differenze senza specifiche attrezzature, avvicinate la pietra agli occhi e con una piccola lampadina tascabile illuminatela, se noterete dei colori arcobaleno, questo sarà sintomo di una doppia rifrazione, che è una delle proprietà della moissanite ma non certamente del diamante.
A conclusione di tutto, in ogni caso, vi consiglio di far registrare sempre il vostro diamante dopo averne fatto stabilire l’autenticità da un laboratorio specializzato, il quale vi rilascerà un certificato nel quale saranno riportate tutte le caratteristiche e i dati della vostra gemma.
Recatevi poi, muniti di tale certificato in un laboratorio che possa registrare e marchiare la vostra pietra in modo unico, questo vi consentirà, non solo di essere sempre sicuri che nessuno abbia sostituito la pietra a vostra insaputa ma potrebbe essere anche molto utile ai fini assicurativi in quanto, se un diamante che vi hanno rubato si ritrovasse ad essere stato inserito in una liste nera di furti o traffici di diamanti, avreste la possibilità di recuperarla mostrando i certificati in vostro possesso, che proveranno senza ombra di dubbio che la pietra in questione appartenga a voi, perché, ricordate che proprio come gli esseri umani, ogni diamante è assolutamente unico !