CHE COS’È LA CRIONICA?

A cosa serve e come funziona?

criogenesi1Crionica deriva dal greco kryos, freddo. Sicuramente la Crionica può essere collegata alla Criopreservazione (biostasi), ossia alla conservazione a basse temperature di uomini, dopo la morte legale,  e animali che la medicina di oggi non è in grado di curare. Alcuni scienziati sono scettici altri, invece, ritengono che la tecnologia del futuro potrà non solo invertire il processo di criopreservazione ma anche curare quelle malattie che oggi sono incurabili.

Un articolo di Repubblica del 18/11/2016 racconta proprio di una quattordicenne inglese, malata terminale di cancro,  che ha ottenuto da Peter Jackson Giudice dell’Alta Corte di Londra l’autorizzazione legale a farsi ibernare dopo il decesso. La sua speranza era proprio quella di potersi risvegliare dopo molti anni credendo nel progresso della scienza e della medicina. Nulla poteva oggi sottrarla alla morte ma lei ha voluto lottare fino all’ultimo respiro spegnendosi con la speranza di potersi risvegliare e  curare un domani.

Altri hanno fatto lo stesso pensiero di questa ragazza ma questo caso non ha precedenti in quanto i genitori  separati avevano idee opposte; la madre appoggiava la figlia e la sua speranza in un futuro risveglio e in una futura cura, il padre, invece, pensava che la sua bambina al risveglio si sarebbe trovata quattordicenne sola in America, senza un soldo, senza conoscere nessuno e probabilmente senza ricordi. L’ospedale dove era ricoverata nella fase terminale della sua malattia ha accettato di collaborare predisponendo il corpo per la criogenesi e per il suo trasporto negli Stati Uniti, anche se i medici si sono dichiarati contrari a un procedimento del genere.

Dopo il primo caso di ibernazione umana avvenuto a Los Angeles nel 1967 molte persone hanno scelto di essere ibernate subito dopo la morte legale. Questo processo ad oggi è possibile solo presso tre società, una russa (Kriorus)  e due statunitensi (Alcon e Cryonics).

In Italia, oggi, esiste la Società per la Crionica ed ha dei precisi obiettivi: promuovere l’idea della Crionica diffondendo materiale informativo e modificare la situazione legale sull’argomento. Sicuramente uno dei problemi in Italia potrebbe certamente essere la legge che impone l’osservazione del cadavere per 24 ore.  Il trattamento di Criogenesi deve, invece, essere effettuato subito dopo l’arresto cardiaco.  Con quest’ultimo i medici dichiarano la morte legale e permettono ai tecnici di ripristinare meccanicamente, attraverso un’apparecchiatura, la ventilazione ai polmoni e l’afflusso di sangue al cervello. Vengono, successivamente, somministrate delle particolari sostanze che hanno il compito di ridurre nel tempo danni come ulcere ed ischemie. A questo punto il corpo viene immerso in acque gelide per essere così trasportato nella sede dove avverrà il processo di ibernazione. Il passaggio successivo consiste nell’iniezione di sostanze crioprotettive che sono indispensabili per evitare che congelino tutti i tessuti. Dopo il corpo immerso nell’azoto liquido viene portato a una temperatura di -125 gradi centigradi e, dopo tre ore, alla temperatura definitiva di -196 gradi. La conservazione Il corpo è ora pronto per la conservazione a lungo termine. Lo staff della società è incaricato di cambiare frequentemente l’azoto liquido.

Quanti di noi approvano e quanti no? Continuo a chiedermi cosa avrei  fatto io al posto dei genitori di quella ragazzina inglese senza un futuro grazie ad una rarissima ed aggressiva forma di cancro, accomunati dallo stesso dolore ma separati nel pensiero sul “domani”. Non so rispondere perché probabilmente determinate cose devono essere vissute, ma posso sicuramente comprendere le motivazioni di entrambi.

Tutto ciò sembra fantascienza, ma quante cose che oggi sono la nostra normalità per i nostri antenati potevano essere impossibili o pura fantascienza? Chissà se un “domani”, davvero, quella ragazzina potrà risvegliarsi e riuscire a riscattarsi nei confronti di una vita che oggi ha potuto regalarle solo dolore … ma anche speranza!

 

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