LA SINDROME DA WORKAHOLISM

La sindrome da workaholism o work addiction è una patologia moderna, classificata tra le dipendenze senza sostanza e più comunemente conosciuta come dipendenza da lavoro. La sindrome da workaholism è un disturbo ossessivo-compulsivo che modifica il comportamento del soggetto che ne soffre tanto da comprometterne le relazioni sociali e di coppia.

La sindrome da workaholism non è semplicemente un comportamento deviato nei confronti del lavoro. È una patologia con sintomi definiti, tra i quali:

• pensieri ossessivi riguardanti il lavoro;
• impoverimento emotivo (eccessiva sicurezza, cinismo, disprezzo per chi si dedica ad attività non lavorative) e sbalzi di umore;
• consapevolmente si sceglie di dedicare più di 12 ore al giorno al lavoro sacrificando la propria vita privata;
• insonnia, irritabilità, disturbi psicofisici, emicranie ricorrenti, aggressività in ambito familiare;
• rinuncia al pasto centrale della giornata (pranzo) con conseguente fame compensativa al pasto successivo (cena), disturbi gastrici, aumento di peso;
• sintomi simili a quelli dall’astinenza da sostanze (angoscia, attacchi di panico, sbalzi d’umore) se non si può lavorare;
• abuso di sostanze stimolanti;
• negazione della patologia (sintomo tipico delle dipendenze).

Le cause della sindrome da workaholism sono ricollegabili all’educazione ricevuta. Soggetti che nell’infanzia si sentivano amati solo in base alla loro “bravura” da adulti ritengono di poter essere accettati dagli altri solo se dimostrano alta efficienza lavorativa. Esistono anche cause sociali, infatti, spesso chi soffre di questa patologia è definito come il classico “gran lavoratore”. L’apprezzamento che la persona riceve non fa altro che rafforzare i sintomi, ma come per ogni dipendenza se ne avverte sempre di più il bisogno. Ecco che per sopperire a questa esigenza gli workaholic rinunciano alla propria vita privata.

La frenesia della società e i ritmi lavorativi imposti dal consumismo fanno si che questa dipendenza venga sottovalutata. Troppo spesso non viene riconosciuta troppo tardi, quando chi ne soffre ha già presentato patologie fisiche gravi quali l’infarto. La sindrome da workaholism è trattata con farmaci che agiscono sul tono dell’umore. Il principale trattamento di questa patologia è quello psico-terapeutico e prevede il riorientamento cognitivo delle credenze negative che il paziente ha assunto in merito al non-lavoro. Il trattamento comportamentale verte a ristrutturare il tempo del paziente orientandolo verso attività non remunerative ma spesso più gratificanti. È importante fa passare la persona dalla credenza che sia necessario vivere per lavorare alla sana convinzione che occorre lavorare per vivere.