COME APRIRE UNA PIADINERIA
Esistono tracce nella storia della Piadina romagnola descritta come pane azzimo cotto su lastre arroventate fin dal 1200 a.c., preparata dagli Etruschi e tramandata ai Romani, la Piadina è stata utilizzata nel Medioevo e nel Rinascimento. Piatto molto comune nelle cucine dei contadini e della povera gente ma, grazie alla sua versatilità e al suo gusto, la piadina è stata sempre presente anche negli ambienti più raffinati.
Oggi la piadina è consumata un pò dappertutto, pochi la preparano in casa, molti preferiscono acquistarla precotta da riscaldare e poter farcire in pochi minuti. Viene consumata giornalmente ed è presente nelle mense aziendali e scolastiche, nei fast food e nei ristoranti. La piadina è diventato un alimento di ordinario consumo e ci sono aziende che l’hanno introdotta con ottimi risultati anche nel mercato estero come ad esempio negli Stati Uniti d’America dove la richiesta complessiva è di circa 20 milioni di pezzi l’anno.
Molti i buoni motivi che ci spingo all’idea di aprire una piadineria come ad esempio l’investimento iniziale, molto contenuto, la sicurezza di ottenere alti rendimenti in breve tempo e ottime possibilità di successo.
Il locale e le attrezzature necessarie
La metratura del locale e la sua ubicazione sono elementi importanti da considerare e che influiscono nell’investimento iniziale. Il locale dovrà necessariamente essere provvisto di canna fumaria, prendiamo in considerazione una metratura di anche soli 30 mq. Ovviamente sarà necessario assicurarsi del posizionamento dello stesso in una strada abbastanza trafficata e ove siano presenti scuole, uffici e simili.
Altro punto a favore quello degli strumenti necessari per intraprendere questa attività, pochi e con un costo contenuto.
Il necessario sarebbe:
- la macchina per impastare;
- una piastra per la cottura della piadina;
- lo stendipiadina.
Ovviamente necessitiamo di piani di lavoro, affettatrice e banco frigo per la conservazione delle materie.
A seconda del tipo di locale che vogliamo allestire sarà necessario considerare la necessità di offrire alla clientela anche un servizio di beverage. Ottima e contenuta soluzione sarebbe quella di installare dei distributori automatici messi a disposizione da varie aziende con la formula del comodato d’uso gratuito.
Iter burocratico da seguire
L’iter burocratico per aprire una piadineria non si discosta molto da quello previsto per qualsiasi altra attività artigianale. Per essere sicuri di partire con il piede giusto, possiamo anche considerare l’idea di frequentare uno dei tanti corsi di piadina tenuti in tutta Italia.
Procediamo quindi in questo modo:
- frequentare il corso ICAL relativo alle norme igienico-sanitarie a meno che non abbiamo lavorato per almeno due anni negli ultimi cinque presso un’attività di vendita o produzione alimentare.
- aprire partita IVA (vedi articolo come aprire partita iva passo passo)
- iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio;
- Iscriversi all’Albo delle Imprese artigiane;
- chiedere l’ autorizzazione dell’ASL-
- fare richiesta al Comune per inizio attività (SCIA)
Quanto costa aprire una piadineria?
Se scegliamo di affidarci ad un franchising, l’investimento iniziale sarà maggiore ma potremmo muoverci con molta più facilità avendo la sicurezza di essere assistiti in ogni passo, come l’ allestimento del locale e le fasi burocratiche, oltre alla sicurezza di accedere ad una formula di sicuro successo.
A questo indirizzo troviamo una lista dei più importanti marchi da prendere in considerazione.
In linea di massima i costi di avviamento possono oscillare tra i 15.000 € fino ai 50.000 € a seconda della nostra idea di business.