PERCHÈ SI CHIAMANO “FERIALI” I GIORNI NON FESTIVI
All’epoca dell’impero romano il termine feriae indicava i giorni in cui era proibito tenere processi o conjvocare comizie in cui tutti dal primo cittadino fino all’ultimo degli schiavi,erano tenuti ad astenersi dal lavoro per dedicarsi a cerimoniali in onore delle diovinità del cielo e della terra.
Ricordiamo ad esempio le feriae Augusti dedicate al culto dell’imperatore Ottaviano,tramandate fino ai nostri giorni come Ferragosto.
Di qui il termine italiano „ferie“,cioè vacanza o se si preferisce periodo di riposo.
Giorno feriale,nel senso di non festivo, deriva invece dal successivo calendario cristiano:il dies ferialis, era invece ognuno dei giorni della settimana, di festa, in quanto si celebrava un santo, ma non di riposo.
Quello era riservato al dies dominica,(il giorno del signore nonchè primo giorno settimanale),ossia l’odierna domenica.
Gli altri giorni furono definiti feriae continuus,così lunedì diventò feriae secunda, per indicarlo come il secondo giorno della settimana,martedi feriae taerza essendo il terzo giorno e così via.