A SPASSO PER FIRENZE
Il nostro “Bel Paese” vanta un patrimonio artistico fra i più vasti del mondo tanto da detenere il maggior numero di siti facenti parte dei Patrimoni dell’Umanità e da assicurarsi appellativi come “patria dell’arte”, “capitale mondiale della cultura” e “museo diffuso”.
Lo Stato italiano possiede sul suo territorio nazionale “monumenti, insediamenti e siti aventi valore storico, estetico, archeologico, scientifico, etnologico o antropologico” (Convenzione per la protezione per patrimonio mondiale, culturale e naturale, Conferenza generale dell’UNESCO, 1972).
Dal 1982 il centro storico di Firenze è iscritto nella lista del patrimonio culturale mondiale dell’UNESCO ospitando musei, collezioni d’arte, chiese, giardini storici, palazzi antichi e piazze di notevole rilievo artistico.
I ritrovamenti archeologici testimoniano che Firenze e le colline vicine erano abitate fin dalla Preistoria.
In epoca etrusca fu chiamata con l’espressione “Florentia”, epiteto che potrebbe derivare dal latino “florentes” in riferimento alla pianura “fertile” su cui sorge o dall’etrusco “Birenz” che significa “tra le acque” in virtù del fatto che la città fu edificata all’interno della confluenza dei fiumi Arno e Mugnone.
Nel XV secolo fu sotto il dominio della famiglia dei Medici i quali riunirono a corte fra i più illustri letterati, artisti, umanisti e filosofi del momento (per citare qualche nome: Cavalcante dei Cavalcanti, Michelangelo Buonarroti, Guido Cavalcanti, Verrocchio, Sandro Botticelli, Galileo Galilei, Leonardo da Vinci e molti altri).
Tra il XIV e il XVI Firenze conobbe uno sviluppo artistico, letterario e scientifico tanto da riconoscerla culla del Rinascimento.
Fu capitale d’Italia per cinque anni dal 1865.
Simbolo della città è il giglio (oggi rosso su sfondo bianco).
Passeggiare fra i sui vicoli è il miglior modo per conoscerla e notare i sui tesori nascosti: infatti la maggior parte del centro storico è chiuso al traffico di veicoli.
A pochi minuti dalla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella si raggiunge la Piazza del Duomo, cuore della città, con il Battistero di San Giovanni, la cattedrale di Santa Maria del Fiore ed il campanile di Giotto.
L’enorme cattedrale è un opera architettonica del periodo a cavallo tra il gotico e il rinascimento iniziata dall’architetto Arnolfo di Cambio nel 1296. Il progetto della cupola venne dato successivamente a Brunelleschi.
A fianco della cattedrale si può ammirare il campanile progettato da Giotto, realizzato da Andrea Pisano e completato da Francesco Talenti.
Nelle formelle del basamento del battistero sono rappresentate le “attività umane” di Andrea Pisano e Luca della Robbia, mentre nella seconda fascia sono raffigurati i pianeti, le virtù, le arti liberali ed i sacramenti.
La seconda delle tre porte bronzee del battistero venne realizzata da Lorenzo Ghiberti che risultò vincitore di un concorso a cui parteciparono anche Brunelleschi e Jacopo della Quercia.
Ghiberti realizzò anche la terza porta, con formelle rivestite d’oro, chiamata da Michelangelo “Porta del Paradiso”.
In via Santa Margherita e’ possibile visitare la Casa Museo di Dante, dove visse il poeta.
Da non perdere in via del Proconsolo 4 è il Museo nazionale del Bargello che accoglie la più importante produzione scultorea rinascimentale, conservando capolavori di Donatello, Cellini, Michelangelo, Ghiberti Giambologna e molti altri scultori.
Muovendosi verso via dei Gondi si viene diretti in Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e gli Uffizi .
Piazza della Signoria è la piazza centrale di Firenze nella quale è ubicato Palazzo Vecchio edificato tra la fine del XIII secolo e l’inizio del IV secolo per i rappresentanti delle corporazioni professionali che detenevano il potere della città.
Nella piazza un ciclo allegorico laico di statue la decorano: la “Statua equiestre di Cosimo I”, la “Fontana del Nettuno” la replica del “David” di Michelangelo, Ercole e Caco” di Bandinelli e la replica di “Giuditta e Oloferne” di Donatello.
La Loggia della Signoria, a lato della piazza, è una sorta di museo all’aperto delle sculture della collezione medicea ed ospita la grande statua “Perseo” di Cellini, “Il ratto delle sabine” in marmo del Giambologna, “Ercole con il centauro Nesso” sempre del Giambologna, sculture di epoca romana e un’opera ottocentesca di Pio Fedi.
Superato Ponte Vecchio si arriva nella piazza di Palazzo Pitti.
Da non perdere il mercato di San Lorenzo, un susseguirsi di bancarelle lungo le vie attorno alla Basilica di San Lorenzo dove trovare abiti, articoli in pelle e souvenirs e la fontana del Porcellino, un cinghiale seicentesco in bronzo, su cui aleggia la leggenda che toccarne il naso porti fortuna: basta mettere una monetina in bocca al porcellino dopo averne strofinato il naso e se la monetina, cadendo, oltrepassa la grata, dove cade l’acqua, porterà fortuna.
Firenze non si esaurisce qui: in Piazza San Marco si può visitare il Museo di San Marco, Oltrarno è situata la cappella Brancacci
con i suoi meravigliosi affreschi del Masaccio e la vista più affascinante di tutta Firenze è dal Piazzale Michelangelo!
Firenze offre infine un enorme repertorio di piatti tipici: celeberrimo è il panino con il lampredotto, cibo che si sposa bene con la camminata alla riscoperta della città!
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