15-30-40 E GAME
15, 30, 40 e game. Uno degli aspetti sportivi più curiosi del mondo del Tennis è senza dubbio il modo in cui è calcolato il punteggio. Da dove deriva questo sistema originale?
Innanzitutto occorre chiarire che il Tennis è uno sport dalle origine antiche, alcuni giochi molto simili sono già presenti in epoca greco-romana. Il precursore ufficiale del Tennis è la Pallacorda, uno sport praticato dai Longobardi prima e dai Francesi poi. Proprio ai Francesi si deve la denominazione di questo sport. Infatti nelle “Croniche di Firenze” del 1325 compare la parola “Tenes”. In questo scritto si parla dei cavialeri francesi che praticavano questa attività simile alla Pallacorda. I giocatori erano soliti avvisare l’avversario che doveva prepararsi a ricevere la pallina gridando “Tenez”.
Il regolamento ufficiale del Tennis del 1888 prevedeva gia questo metodo di elaborazione del punteggio senza dare una spiegazione. Per quanto riguarda il significato del punteggio del tennis esistono solo delle ricostruzioni, interessanti ma non certe:
- Alcuni storici ritengono che i giocatori di pallacorda nel Medioevo segnavano una traccia sul terreno ogni 15 punti. Questi segni era chiamati “cacce”. Da qui il metodo di attribuzione dei punti, sicuramente semplificato, del tennis.
- In epoca più recente, nel Settecento, si usava un orologio per tenere i punteggi. Ogni volta che un giocatore segnava un punto si spostava la lancetta di un quarto d’ora. Una volta completato il giro della lancetta sul quadrante si assegnava il game al giocatore che aveva completato il giro.
Ad ogni modo, per motivi linguistici, il 45 che rappresentava il penultimo punto prima di aggiudicarsi il game venne sostituito con il 40 più facilmente pronunciabile. Un’ultima versione, più simile ad una leggenda che a un fatto, è quella sostenuta, tra gli altri, dal telecronista Rino Tommasi secondo cui il punteggio deriva dal ritornello di un’antica filastrocca francese.