KARATE E OLIMPIADI

ecco la storia

Si racconta che circa 1900 anni fa la dottrina di Gautama il Buddha varcasse i confini dell’India per diffondersi con successo nell’immenso territorio cinese. Dopo la morte del fondatore, il buddismo si era frazionato in molti piccoli gruppi differenziati fra loro. In Cina poi le comunità buddistiche dovettero combattere contro tendenze convenzionali e conformiste e in questa situazione nacquero problemi di natura affatto pratica, che i vari monaci-capi dovettero risolvere ispirandosi alla moderna mentalità che il Buddha aveva rivelato durante la sua vita.
Così fu che nella “setta” buddistica Zen si diffuse il costume di praticare una certa lotta basata su colpi delle mani e dei piedi. Era una concezione di quello che più avanti sarebbe diventato un moderno sport; ma a quei tempi era una nobile lotta, creata o quantomeno codificata dal monaco Body Darma. Con l’avvento di una maggiore civilizzazione in quelle regioni, i monaci Zen abbandonarono l’uso pratico dei loro esercizi fisici; ma la filosofia Zen e la pratica delle arti marziali si erano ormai reciprocamente influenzate, e i contatti stabiliti perdurarono ancora.
Di fatto il Karate nasce e si sviluppa sulla base della Box libera cinese, sport nazionale della grande nazione asiatica, denominato Kempo. Attorno al 1300 l’sola del Giappone Okinawa si verificò una situazione particolarmente pesante: in seguito a una serie di invasioni da parte di eserciti cinesi, i suoi abitanti venivano ripetutamente sottomessi a nuovi regimi politici senza avere possibilità economica o politica di esprimersi; fino a che non si vietò di portare le proprie armi per difesa, tutto questo mentre i soprusi e le violenze da parte degli invasori diventavano sempre di più. Ecco l’esigenza di doversi difendere con le sole mani nude infatti la parola Karate significa: Kara=vuote e Te=mani.


Da quei tempi lontani la tradizione ha legato allo spirito del Karate l’idea di vivere o morire,che tuttora, modernamente intesa con l’idea di vincere o perdere.
E’ doveroso in questi termini dire che il karate sportivo è la forma sportiva del karate, privato in gran parte della sua componente marziale e finalizzato alla competizione agonistica.
Il karate non è ancora entrato a far parte del Olimpiadi, nonostante numerosi tentativi, non avendo mai raggiunto il numero di voti sufficiente nelle decisioni del Comitato Olimpico Internazionale. Questo ha permesso tuttavia al karate sportivo di mantenere ancora una discreta componente tradizionale che ne permette ancora oggi un basilare sviluppo a scopo difensivo.
Forse alle olimpiadi di Tokyo 2020 sarà possibile vedere anche il karate come disciplina olimpica, in quanto la nazione che ospita i giochi può proporre 5 nuovi sport.

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