CICLOVIA ALPE-ADRIA, DA TARVISIO A GRADO

Tutto ciò che bisogna sapere sulla pista ciclabile più bella d'Europa.

La nostra avventura riparte da Tarvisio, dopo quasi 250 km attraverso l’Austria, eccoci alla prima tappa italiana.
Purtroppo, ad oggi ancora moltissimi tratti della ciclabile in suolo italiano scorrono lungo strade statali molto trafficate senza una sede propria, ma confidiamo che con il tempo e con lo sviluppo di una filosofia di turismo più ecologico e slow si potrà presto beneficiare di una ciclovia completamente sicura e attrezzata.

Il Friuli Venezia-Giulia è il grande protagonista di questa seconda parte della ciclovia Alpe-Adria, una regione quasi sconosciuta e lontana dal clamore di tante altre zone d’Italia ma che rappresenta un gioiello tutto da scoprire al turista che ama vivere la Natura sulla sua pelle. Il verde dei freschi boschi e l’oro della sabbia delle spiagge, sono i colori che contraddistinguono una fortunata realtà geografica che permette di soddisfare anche i visitatori più esigenti: montagna, lago, mare, cultura, storia e buona cucina…il Friuli Venezia-Giulia mette tutti d’accordo!

6° TAPPA: Tarvisio – Venzone
Tappa di 60 km che percorrono il vecchio tracciato dell’antica ferrovia Udine-Villach, il percorso è per la sua gran parte in discesa anche se qualche  impervio sali-scendi rende questa, una tappa di media difficoltà.

Tarvisio
Dopo Tarvisio, si attraversano diversi paesi molto caratteristici e antiche stazioni, alcune rimesse a nuovo e trasformate in punti di ristoro per i ciclisti, il paesaggio è di un verde incredibile e pedalare lungo il tracciato con le sue curve e gallerie è una gioia. I punti più panoramici sono sicuramente quelli che percorrono i ponti sospesi sul fiume Fella, una sosta ad ammirare il circondario è d’obbligo.
Il percorso ciclabile separato dalla sede stradale poi si interrompe, abbastanza bruscamente, a Resiutta, da qui bisogna pedalare sulla S.S. 13 dove le auto sono sempre piuttosto veloci. Esiste un’alternativa inoltrandosi nell’abitato di Moggio Udinese ma è un percorso per ciclisti esperti.
Poco prima di Venzone la ciclabile svolta dentro il vecchio abitato di Portis, una piccola frazione andata distrutta nel terremoto del 1976 e ricostruita a pochi km di distanza, molto suggestiva è la vista delle vecchie case del paese ancora rimaste in piedi dopo l’immane tragedia.
Arrivati a Venzone è proprio il momento di riposarsi nel centro di questo bel paese fortificato che dopo un tragico passato è riuscito a rinascere.

7° TAPPA: Venzone – Udine

Udine

55 km di media difficoltà, questa è una tappa in via di costruzione, quindi saranno necessari futuri aggiornamenti. Ad oggi da Venzone a Ospedaletto si viaggia sulla statale poi un breve tratto di ciclabile, da poco inaugurato, riprende il vecchio tracciato della ferrovia arriva fino a Gemona, il suggestivo paese adagiato in una conca alluvionale tra i monti Chiampon, Deneâl, Cuarnan, Glemina e Cumieli. Dopo Gemona, la ciclabile percorre la strada statale fino a Buja, dove si può imboccare l’ Ippovia del torrente Cormòr, un percorso sterrato che attraversa le campagne fino all’omonimo parco nella periferia di Udine in zona Stadio Friuli. Arrivati lì la ciclabile torna ad essere un percorso asfaltato a lato della sede stradale fino in centro città.
Udine è la provincia friulana per eccellenza, il suo centro storico merita almeno una sosta di un giorno per godere delle sue belle piazze, musei e da non perdere è sicuramente la vista mozzafiato dalla salita del Castello.

8° TAPPA: Udine – Grado

Eccoci all’ultima tappa della nostra avventura, si tratta di 60 km su fondo asfaltato lungo la pianura friulana,

Grado

dal centro storico si prosegue verso Pradamano fino ad attraversare i paesini agricoli della Bassa Friulana fino a Palmanova, la città fortificata a forma di stella, un unicum al mondo che merita per lo meno un cappuccino nella sua candida piazza centrale!

Dopo una dovuta sosta, si riparte e arrivati a Cervignano del Friuli si pedala sul vecchio tracciato della ferrovia che giunge fino ad Aquileia, il famoso antico porto romano con la Basilica, i cui scavi archeologici continuano a regalarci reperti e nuove entusiasmanti scoperte, anche qui la sosta è praticamente obbligatoria data l’importanza internazionale di questo sito. Usciti da Aquileia dopo pochi km inizia il ponte che collega l’isola di Grado con la terraferma, ormai la meta è vicina e il mare è sotto i nostri occhi. La corsia della ciclabile passa a pochi metri dall’acqua e in lontananza si vedono le spiagge dorate.

 

Siamo arrivati a conclusione della nostra avventura sulla ciclovia Alpe-Adria, ora è tempo di un bel bagno nel mar Adriatico e di rinfrancarsi dopo i tanti chilometri percorsi. Quando sarà ora di tornare a casa, basterà pedalare di nuovo fino a Cervignano dove c’è un importante interscalo ferroviario, caricare le bici sul treno e tornarsene a casa, stanchi ma con gli occhi e il cuore più saggi di prima.

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