ALLATTAMENTO AL SENO: COME SUPERARE LE DIFFICOLTÀ

Come rendere l'allattamento al seno un'esperienza meravigliosa, superando timori e difficoltà

 

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L’allattamento al seno può e deve essere un’esperienza estremamente appagante, sia per la mamma che per il bambino. Tuttavia, soprattutto per chi è al primo figlio, alcune difficoltà iniziali possono portare a scoraggiarsi e temere di non essere in grado di allattare in maniera soddisfacente il proprio bambino. Avere fiducia nel proprio istinto materno è il primo passo per sentirsi sicure e capaci, superando i momenti critici e godendo appieno di tutte le indimenticabili emozioni che l’allattamento al seno suscita!

Iniziare bene, per proseguire bene

Il modo migliore per garantirsi un allattamento al seno gratificante e sereno è iniziare subito, entro un’ora dal parto. Questo permetterà al bambino di ingerire il primo colostro, un alimento altamente nutriente, ricco di sostanze benefiche e dei necessari anticorpi. Inoltre, attaccando presto proprio figlio al seno si sfrutta la maggiore ricettività del bambino, che è già pronto, per istinto, a nutrirsi, stimolando il riflesso di suzione e deglutizione. È importante assicurarsi che il bambino si attacchi correttamente da subito, senza avere fretta. Sfiorando delicatamente la guancia del bambino con il seno, lui stesso sarà stimolato ad attaccarsi. Quando il bimbo apre la bocca, inseriamo dunque il capezzolo premendo il seno in modo da farlo fuoriuscire. L’attaccamento corretto è quello in cui il bambino prende in bocca anche una parte dell’areola intorno al capezzolo: così la suzione sarà agevolata, e diminuirà il rischio di soffrire di ragadi, a lungo andare.

Conoscere e  prevenire le difficoltà

Ingorgo mammario, contrazioni uterine e ragadi sono le difficoltà più frequenti che possono comparire durante l’allattamento al seno, talvolta pregiudicandone la prosecuzione. Non c’è nulla di cui spaventarsi: ricordiamo che in caso di necessità possiamo sempre chiedere un consulto alle ostetriche dell’ospedale, o contattare il consultorio di zona. Vediamo come prevenire e, nel caso, affrontare i possibili disagi dei primi momenti dell’allattamento al seno:

  • Ingorgo mammario

Allattare a richiesta, facendo attaccare correttamente il bambino, è il modo migliore per prevenire la congestione del seno. In questo modo le ghiandole mammarie si svuotano regolarmente, evitando così l’accumulo eccessivo di latte. Quando avvertiamo un gonfiore insolito, se il piccolo non è interessato a mangiare, possiamo spremere noi stesse il seno per far fuoriuscire il latte in eccesso, conservandolo poi in frigo, in un contenitore sterile in caso di necessità. In caso di ingorgo in atto, continuiamo ad allattare, sempre a richiesta, per permettere al nostro corpo di “sincronizzarsi” sulle esigenze del bambino. Massaggiamo a lungo il seno con la mano, fino a far fuoriuscire il liquido e ripristinare la situazione. Un vecchio (ma efficace) rimedio popolare prevede l’applicazione sul seno di un composto di foglie di cavolo schiacciate, tenute a contatto con la pelle il più a lungo possibile. Aiuta a drenare i liquidi in eccesso e placare l’infiammazione. Provare non nuoce!

  • Contrazioni uterine

La suzione durante l’allattamento al seno stimola la produzione di ossitocina, che favorisce l’eiezione del latte e la contrazione della muscolatura dell’utero (per riportarlo alle dimensioni normali). È quindi assolutamente normale provare dolore alla parte bassa dell’addome o della schiena durante le poppate, anzi, è il segno che tutto procede regolarmente! Dopo qualche giorno, il dolore diminuirà, fino a scomparire. Se, comunque, facciamo difficoltà a sopportarlo, possiamo provare con la respirazione profonda. Prima, e durante, l’allattamento, inspiriamo riempiendo la pancia di aria, tratteniamo per qualche istante ed espiriamo a lungo e lentamente. Creiamo un ambiente rilassante, per allattare, cercando di evitare la presenza di altre persone, se ci sentiamo a disagio. È meglio non assumere antidolorifici, in quanto passerebbero nel latte materno.

  • Ragadi

La cosa più importante per prevenire le temute ragadi durante l’allattamento al seno è assicurarsi che il bambino si attacchi correttamente. Già in ospedale, chiediamo chiarimenti alle ostetriche su come fare, in modo da poter proseguire a casa nella maniera più idonea. Cambiamo frequentemente posizione per allattare, in modo da far variare la pressione sui capezzoli, e alterniamo i due seni durante le poppate. Anche esporre il seno all’aria aiuta a prevenire, e curare, le ragadi, soprattutto dopo l’allattamento. Utilizziamo reggiseni di fibra naturale, come il cotone, evitando i tessuti sintetici. Laviamo il seno utilizzando solo acqua, e applichiamo dopo le poppate olio di mandorle dolci o olio di iperico (dalle proprietà lenitive) sui capezzoli. Anche una buona crema alla calendula può giovare, avendo cura di risciacquare la parte prima di attaccare nuovamente al seno il bambino.

Con queste accortezze sarà semplice prevenire le più comuni difficoltà dell’allattamento al seno, e vivere con serenità una delle esperienze più magiche della maternità!

 

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