IL MISTERO DELLA VITA

Che cosa caratterizza l'essere vivente? La risposta arriva dalla biologia.

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L’uomo si è sempre incuriosito, fin dall’antichità, di che cosa caratterizzasse gli esseri viventi, i quali crescono, mantenendosi simili a se stessi, entro certi limiti riparano ai danni che l’ambiente infligge loro, e, al momento opportuno, si riproducono, producendo esseri simili ma non uguali. La riproduzione è una delle caratteristiche tipiche degli esseri viventi, poiché tutto ciò che non vive non si riproduce: si pensi ai sassi. Diventa, così,  subito chiaro che la vita è qualcosa di assolutamente interessante. Questo per due motivi: il primo deriva dalla ormai nota concezione, errata, che la Terra fosse al centro dell’universo. Questa teoria ha portato l’uomo a pensare che la vita fosse un punto di partenza, un dato scontato, qualcosa di cui non si poteva fare a meno ma di fatto le ricerche, fino ad ora effettuate hanno dimostrato il contrario,portandoci, purtroppo, pochissime prove di forme di vita in pianeti diversi dal nostro.
La vita non è, per cui, un fenomeno comune ma incuriosisce, se non altro, per la rarità della sua occorrenza. Il secondo trova i natali da una scoperta fatta da degli studiosi di fisica alla fine del 1800 e che prende il nome di secondo principio della termodinamica secondo il quale: tutte le entità dell’universo procedono spontaneamente verso il disordine o, per dirla in altri termini, che l’entropia di un sistema isolato aumenta sempre. E allora ci si chiese, verso la metà del secolo scorso, come si potesse  conciliare il disordine verso cui tende l’universo con l’ordine cui fa riferimento il concetto di vita. La risposta a questa domanda deriva dalla constatazione che un organismo è di per sé stesso creazione e ordine ma a spese del disordine che lo circonda in modo che la somma algebrica dell’ordine creato da un organismo vivente e del disordine conseguente di ciò che gli sta intorno, sia sempre a favore del disordine piuttosto che dell’ordine.

Interessante è pensare che  ogni cellula del nostro corpo contiene le istruzioni sufficienti all’essere umano per nascere, crescere e riprodursi, in poche parole il DNA ovvero una serie di informazioni scritte con soli quattro caratteri.Da qui si può cominciare ad intuire la difficoltà che c’è nel decifrare quello che sembra essere il testo della vita.
Un essere vivente viene definito come una quantità di materia organizzata, limitata nel tempo e nello spazio, capace di metabolismo, di replicazione e di evoluzione. Si noti che si parla di “materia organizzata” e questo potrebbe essere problematico perché tutte le cose organizzate che noi conosciamo o sono organiche o sono prodotte da qualcuno organico. Ad esempio un tavolo o un qualsivoglia oggetto sono senza dubbio dotati di organizzazione ma c’è stato uno o più esseri viventi che l’hanno creato.
“limitata nel tempo e nello spazio”: tutto ciò che nasce deve, prima o poi, morire per cui è limitato nel tempo. Perché ? Semplicemente per il fatto che ogni vivente ha una sua quantità di ordine da spendere, finito il quale, inevitabilmente, muore.
Abbiamo anche parlato di “metabolismo” ,intendendosi per tale l’assunzione di calorie utili per respirare, mangiare ed assolvere alle funzioni vitali che comportano inevitabilmente un movimento. Il movimento, infatti, è associato alla vita e, proprio per questo si sarebbe, molte volte, tratti in inganno nel pensare che, ad esempio, le piante, non muovendosi, almeno all’esterno, non vivano. Ciò non è vero.Le cellule interne alla pianta, ad esempio, si muovono in maniera identica a quelle animali: sono capaci cioè di un movimento ordinato.


Proprio per questo,  il movimento viene associato alla vita ma anche la proprietà di di evolversi, tipica di tutto ciò che nasce, è parte integrante del ciclo vitale, poiché evoluzione è cambiamento e, come tale, si pone come movimento ordinato che accompagna l’essere vivente nel suo ciclo vitale.
Aggiungiamo, per completezza, che un essere vivente è, di per se stesso, oggetto di un continuo flusso di materia, energia ed informazioni. Quello su cui è bene soffermarsi riguarda il concetto di informazione. In un’ottica di informazione potremmo affermare che la tendenza dell’universo sia quella ad una sempre minore quantità di informazione.Detto in altri termini il mondo evolve verso un entropia maggiore, un maggiore disordine e una minore quantità di informazione.
Penso di non stupire nessuno di coloro che avranno voglia di leggere questo articolo se affermo che ogni essere vivente su questa Terra ha bisogno, per mantenersi in vita, di mangiare, ovvero di assumere materia. Noi siamo fatti di materia ma abbiamo una particolarità: anche se all’esterno non sembra, al nostro interno, invece, ci rinnoviamo continuamente. Semplificando al massimo si può dire che per durare nel tempo ed essere meno bisognoso di manutenzione, l’essere vivente subisce ogni ora un ricambio cospicuo di quasi tutte le cellule presenti nel corpo. È un po’ come se la natura avesse sottoposto gli organismi ad una auto manutenzione continua. Questo ricambio continuo viene effettuato a spese dell’energia che introiettiamo e che, in questa maniera viene degradata. Attenzione a questo passaggio: ho parlato di degradazione dell’energia e non di consumazione, poiché l’energia non si distrugge, ma, bensì, si degrada cioè passa da una qualità alta ad una bassa, intendendosi per tale il degrado subito dalla quantità di informazioni residente nell’energia stessa. Siamo, se così mi è consentito di affermare, degli esseri ” informivori” ovvero affamati di informazioni. Il ciclo al quale mi sto riferendo per cui è sintetizzabile nei seguenti passaggi: nasciamo con una certa quantità di informazioni il cui testo principale è contenuto in quello che abbiamo chiamato DNA e in seguito, per far sì che l’informazione che si degrada venga sostituita da un’altra completa assorbiamo energia dall’esterno, attraverso il cibo, ad esempio, è rilasciamo fuori l’informazione, ormai depauperata.

Un ciclo, questo, che si ripete, ininterrottamente, dal momento della nascita fino a quello della morte. Non era nelle mie intenzioni arrivare ad una definizione ben precisa di vita, poiché le mie conoscenze non mi permettono tanto ma spero, almeno, con questo articolo di aver chiarito quanto sia interessante e meraviglioso il concetto cui noi facciamo riferimento quando parliamo di vita.

 

 

 

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