COME CAMBIARE COGNOME

ecco come cambiare un cognome fuorviante!

Se hai l’esigenza di cambiare il tuo cognome, oppure il tuo nome, devi intraprendere un iter conseguenziale predisposto dal decreto presidenziale:396 del 3/11/2000 e poi successivamente aggiornato nel 2012 con il decreto presidenziale numero 54.

Tutti i cittadini possono cambiare il proprio nome o cognome però ci deve essere un autorizzazione dal Prefetto della provincia del luogo di residenza o di quello nella cui circoscrizione é situato l’ufficio dello stato civile dove si trova l’atto di nascita al quale la richiesta si riferisce tramite apposita istanza in bollo.
Il Prefetto assume le informazioni sulla domanda e ne dirige l’istruttoria.
Se dopo verifica da parte del prefettura, la richiesta è promossa, il richiedente è autorizzato, a far affiggere all’albo pretorio del comune di nascita e del comune di residenza attuale, un avviso contenente il riassunto della domanda. L’affissione deve avere la durata di trenta giorni e in tal tempo sarà possibile presentare un istanza da chiunque cittadino che ritiene fuorviante/inappropiato e/o offensivo la domanda del cambio cognome del richiedente.
Se il richiedente è nato e residente all’estero, l’affissione deve essere effettuata solo all’albo dell’ufficio consolare nella cui circoscrizione il cittadino risiede. Se l’interessato è residente all’estero, ma nato in Italia allora l’affissione deve essere effettuata oltre che all’albo dell’ufficio consolare, anche all’albo del comune di nascita.


La domanda dell’interessato deve essere presentata in Prefettura e sottoscritta dal richiedente in presenza del dipendente addetto che farà da testimone. La domanda per riceverla o inviarla opererà per posta ordinaria, allegando fotocopia di un documento di riconoscimento(carta d’identità o passaporto). Per i minori la domanda va redatta e sottoscritta da entrambi i genitori con fotocopia di un documento di riconoscimento.
Inoltre nel caso di istanze presentate da cittadini residenti all’estero, queste saranno inoltrate attraverso l’ufficio consolare e prese in considerazione dal Prefetto, però prima saranno filtrate dal comune di iscrizione all’AIRE ovvero Anagrafe-Italiani-Residenti-all’Estero. Nel caso in cui il richiedente non ha mai avuto residenza in Italia,l’istanza sarà comunque curata del Prefetto della provincia in cui è situato il comune di iscrizione all’AIRE dell’interessato.
Ovviamente non è previsto il caso in cui si può richiedere l’attribuzione di cognome di importanza storica o comunque tali da indurre in errore l’appartenenza del richiedente a famiglie particolarmente note nel luogo in cui si trova l’atto di nascita del richiedente o nel luogo di sua residenza, per esempio non si può richiedere il cognome Sforza o Mussolini se non si ha niente a che vedere con tali cognomi.
In generale, cambiare cognome significa eliminare,se non cancellare,la propria genealogia; per cui se si vuole cambiare realmente il proprio cognome,forse prima è meglio riflettere sulla propria araldica; ci sono dei siti online che permettono di andare indietro nel tempo e riscoprire i nostri antenati. A tal proposito il portale cognomi.it può aiutare a comprendere meglio le nostre origini.

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