LAS FALLES DI VALENCIA: TRADIZIONE E DIVERTIMENTO
Ogni anno, a metà marzo, la città spagnola di Valencia, ospita una delle feste più divertenti e affascinanti del Paese iberico. Si tratta de Las Fallas, letteralmente “le torce”, una sorta di carnevale primaverile organizzato in onore di San Giuseppe. E’ una celebrazione antica: il primo documento che ne parla, risale al 1794. In quel periodo, nella stagione autunnale e invernale, i falegnami preparavano quotidianamente dei fantocci che esponevano fuori dal negozio e bruciavano all’imbrunire per fare luce e guadagnare prezioso tempo lavorativo. Col passare degli anni, questi fantocci hanno assunto parvenze sempre più umane, fino a diventare delle vere e proprie attrazioni paesane. Al termine dell’inverno, in occasione della festa di San Giuseppe del il 19 marzo, tutti i falegnami portavano gli avanzi del lavoro invernale in piazza e gli davano fuoco, in segno di ringraziamento e di buon auspicio per la nuova stagione che andava a iniziare.
Questa usanza si è sempre più evoluta fino a diventare la grande festa che è oggi. Ogni anno, a partire dai primi del mese di marzo, nella piazza del Comune, si organizzano quotidianamente degli spettacoli pirotecnici, chiamati mascletà, meta di migliaia di persone. La festa entra, però, nel vivo a partire dalla mezzanotte del 15 quando, per le strade. compaiono i cosiddetti monumenti falleri o Ninots, delle sculture in cartapesta simili ai nostri carri carnevaleschi (ricordo dei vecchi fantocci), molto imponenti e costruiti artigianalmente dai diversi comitati di quartiere della città.
Altra tappa fondamentale per la festa, è quella del 17 marzo, giorno dell’Ofrenda. Nel primo pomeriggio, inizia il pellegrinaggio verso la Virgen de los Desamparados (la Vergine degli Abbandonati), patrona della città, a cui si offrono mazzi fiori che andranno poi a comporre il suo manto.
Il clou della festa, nonchè la sua chiusura, si ha il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, chiamato la Cremà. A partire dalle 22, tutti i Ninots vengono dati alle fiamme, iniziando da quelli dei quartieri più periferici per terminare con quello collocato nella piazza nel comune. Se ne salva solo uno, quello che da una apposita commissione viene giudicato il più bello: esso verrà conservato nel Museo Fallero, insieme ai vincitori degli anni precedenti. a testimoniare la storia di questa antica festa. Il tutto è preceduto da un imponente spettacolo di fuochi d’artificio e dalla suggestiva Cabalgata del fuego durante la quale numerosi artisti si riversano nelle strade creando spettacolari coreografie con il fuoco.