GLI ULTIMI SARANNO ULTIMI

Volevo guardare un film che mi facesse distrarre a dovere. A volte c’è troppa serietà, anche nel cinema. Ho scelto senza leggere la trama e alla fine la mia visione ha puntato su una pellicola italiana. Catalogata come “commedia”, lo ammetto, mi ha portata davvero fuori strada.

Luciana e Stefano sono una gran bella coppia. Felici nonostante le loro diversità. Lei fa di tutto pur di tirare avanti; con il sorriso passa le giornate a lavorare scambiando sempre una parola con tutti, pronta ad aiutare chiunque le chieda un favore. Un unico cruccio: il desiderio di diventare madre che sembra utopia.

Stefano di contro non ha molta voglia di darsi da fare. Preferisce scommettere piuttosto che lavorare sotto padrone. Scommette su tutto, soprattutto sulla vita. E a volte, si sa, se si osa troppo, se si spalanca troppo la finestra poi diventa assai difficile trattenere la furia di un uragano improvviso.

Già. Un figlio ti cambia la vita. Nel vero senso della parola. Luciana e Stefano si preparano a diventare genitori ma purtroppo quella frase che sembra detta “tanto per”, così, per chiacchierare, per entrare in un discorso, diventa un boato dentro la loro esistenza…. “la ruota gira” e quando inizia a camminare in senso contrario può divenire quasi impossibile riuscire a trattenerla, fermarla, opporsi.

La vita di Stefano e Luciana cambia all’improvviso sbattendo porte e finestre. Si entra in un vortice. La crisi economica, la crisi di coppia, gli amici, la solitudine e la disperazione. Una partita all’ultima mossa.

Paola Cortellesi e Alessandro Gassmann realizzano una buona interpretazione, nonostante una storia che non regge su basi solidissime.

La stanchezza alla fine farà da padrona. Padrona di giovani stanchi di affrontare i problemi della vita, stanchi di lottare, stanchi di provare a cambiare, stanchi di adattarsi. Più che una commedia è uno spaccato di vita dove lo strazio è il protagonista e la speranza la grande assente.

Tuttavia, nonostante gli stereotipi non “tirino” più come una volta, io ci voglio ancora credere che… Gli ultimi saranno i primi!