APRIRE UN NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO

Vediamo come fare

018_004

Per chi sceglie di aprire un negozio di abbigliamento deve ovviamente possedere una buona dose di capitale da investire e anche molto impegno, aprire questo tipo di attività come tante altre implica naturalmente un rischio perché non essendo un lavoro fisso non c’è la garanzia di un entrata fissa al mese ma con la mancanza di lavoro, per chi avesse la passione dell’abbigliamento mista al fatto di volersi mettere in proprio se si ha voglia di mettersi in gioco magari riesce a portare avanti un’attività che va bene. Anche perchè è il proprietario che determina il miglioramento dell’attività.

Possedere un proprio negozio di abbigliamento  implica anche molto dispendio di energie e di tempo. Il titolare deve essere presente nel negozio di abbigliamento tutti i giorni e per tante ore al giorno.Si può prendere la decisione di dividere la gestione del negozio con altre persone,costituendo piccole società. Ci si può rivolgere a dei soci, ma anche a dei familiari.

In questo caso il negozio sarà  a conduzione familiare. Così facendo si permette di alleggerire un bel po’ l’impegno di gestire il negozio di abbigliamento.

Il primo passo da fare è la scelta verso quale tipologia di abbigliamento da specializzarsi per venderla in negozio.Si può scegliere tra una vasta gamma: casual, sportivo, capi di alta qualità.

Bisogna scegliere il target da seguire.  Il target è la tipologia di clienti che frequenteranno il negozio di abbigliamento. Non si possono presentare ai clienti delle offerte se il costo del prodotto non può scendere sotto la soglia minima. E’ di fondamentale importanza presentarsi al top alla clientela, offrendo massima cortesia, serietà e gentilezza.

La disponibilità economica, per aprire di un negozio di abbigliamento, deve essere certamente abbastanza elevata, quindi se non si ha una certa liquidità, meglio attendere. Generalmente si può partire da 50,000 euro sforando, spesso anche di molto.

La scelta del luogo dove situare il negozio è di basilare importanza. Occorre scegliere il locale adatto e valutare con molta attenzione il target di quella specifica zona. Con le informazioni della zona ottenute sarà possibile valutare l’idoneità del luogo. Poi si passa alla parte burocratica come in qualsiasi attività.

Serve aprire la Partita Iva e poi richiedere, in Comune, una licenza di “vendita al dettaglio”. Passati trenta giorni, la richiesta verrà in automatico accettata (nel caso contrario si riceverà un avviso). Bisogna consegnare agli uffici Comunali tutta la documentazione relativa all’attività. Un altro requisito che si ha bisogno è la presenza di regolari impianti previsti dalla legge in vigore. Trascorsi trenta giorni da quando viene iniziata l’attività, bisogna recarsi alla Camera di Commercio per terminare l’iscrizione nel Registro Imprese.

Lascia un Commento

Lascia un commento a questo articolo, ti garantiamo che il tuo indirizzo e-mail non verrà reso pubblico e che non riceverai alcuna mail da infoperte.it o alcun tipo di spam.

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>