COS’É CAMBIATO CON L’ILLUMINISMO

l’Illuminismo é un movimento culturale sviluppatosi nel XVIII secolo in quasi tutti i Paesi europei che rappresenta la corrente filosofica principale è più significativa del 700. Il carattere principale dell’Illuminismo è il suo modo di rapportarsi alla ragione, infatti si dice che la sostanza dell’Illuminismo risiede in un esaltazione dei poteri razionali dell’essere umano. Questo è indubbiamente vero, ma non è una spiegazione sufficiente, bisogna aggiungere che “l’Illuminismo e l’impegno di avvalersi della ragione in modo libero e pubblico ai fini di un miglioramento effettivo del vivere“.

Gli illuministi sono convinti che se pure l’uomo sia un essere dotato di intelletto, nel passato, non abbia fatto un adeguato uso rimanendo preda dell’irrazionalità e non riuscendo così ad emanciparsi. Kant dice a riguardo di cos’è l’Illuminismo “è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l’incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stesso è questa minorità se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza ma dalla mancanza di decisione di coraggio. “Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza“. Questo é il motto dell’Illuminismo.

Per gli illuministi l’intellettuale non è più il sapiente che si dedica solo a speculazioni scientifiche, ma un uomo in mezzo agli uomini che lotta per rendersi utile al sapere comune. Il compito di divulgare la cultura diventa la vera opera per gli illuministi che lottano affinché si possa battere la muraglia che dai secoli separava la cultura dalla vita. E questo periodo dobbiamo alcuni degli intellettuali più importanti nel percorso verso la storia moderna come Voltaire, Rousseau, Kant e tantissimi altri. E tra le tante eredità che ci sono state lasciate, una in particolare che oggi sembra particolarmente lontana é che l’Illuminismo si poggia non sulla persecuzione religiosa ma sull’ideale di tolleranza.