UN CARNEVALE DI DOLCEZZE
I festeggiamenti nel peridodo del Carnevale hanno origini in feste religiose pagane, in cui si faceva uso delle maschere per allontanare gli spiriti maligni.
Il Cristianesimo cancellò il carattere magico e rituale e gli conferì il significato di riflessione e riconciliazione con Dio, mantenendo però la tradizione del mascheramento e del consumo dei dolci.
La tradizione gastronomica del carnevale è legata alla preparazione di alcune tipologie ben precise di dolci, come quelli a base di pasta fritta.
I più classici sono le ”Sfrappole” chiamate in modo diverso a seconda della zona in cui vengono prodotti: ”Galani” in Trentino; ”Cenci” in Toscana; ”Bugie” in Piemonte; ”Chiacchere” in Sicilia.
Questi sono i dolci tipici carnevaleschi, preparati con un impasto di farina, acqua, uova, burro e zucchero, successivamente tritati in sfoglia sottile e infine fritte.
Altri dolci tipici e sempre fritti sono gli ”Arancini di Carnevale” ricoperti di miele, diffusi nelle Marche e le ”Cerchiate” diffuse in umbria, Marche e Abruzzo.
Infine ci sono i dolci lievitati e ricordiamo la ”Schiacciata alla fiorentina” e il ”Berlingozzo”, diffusi in Toscana e i ”Krapfen” diffusi in Alto Adige.
Note sono anche le ”Mantovane” di Cossato, prodotte nel paese da cui prendono il nome, appunto Cossato (Biella) in Piemonte. Sono dolci semisferici di pasta sfoglia con ripieno soffice di farciura di mandorle o di marmellata.
Buon Appetito!