PERCHÈ SI DICE TAGLIARE LA TESTA AL TORO?

Significato dell'espressione 'tagliare la testa al toro', le origini di questa espressione.

L’espressione ‘tagliare la testa al toro‘ ci fa pensare alla corrida, tagliando la testa al toro si ha la fine del gioco, dello spettacolo, con una soluzione efficace, semplice e sbrigativa.

Tuttavia su questa espressione, tragica e cruenta ma ancora oggi usata, ci sono diverse teorie circa la sua origine.

tagliare la testa al toro

Tagliare la testa al toro, ovviamente in senso figurativo, vuol dire prendere una drastica decisione nell’eventualità ci si trovi in circostanze ove sono sorti dei dubbi, decidere il da farsi pur sapendo che in qualsiasi modo si agisca, potrebbero insorgere dei problemi. Decisione presa quindi con fermezza, cercando di togliere da mezzo gli ostacoli per risolvere un problema in maniera sbrigativa.

Un racconto popolare narra che una volta c’era un toro molto curioso che un bel giorno infilò la testa in una giara e non riuscì più ad uscire. Il padrone del toro nonché della giara era un signorotto avaro che decise, per non rompere la giara, consigliato da un amico, di tagliare la testa al toro.

Qualcuno racconta invece che nel 1162, nel tempo in cui Venezia dominava i mari ed il commercio, la stessa si trovò in lite con la città di Aquilea perchè invase la città di Grado, che era sotto protezione di Venezia. Gli autori di tale invasione, il patriarca con 12 alleati, furono portati a Venezia con l’intenzione di giudicarli e poi giustiziarli. Intervenne però Papa Adriano IVI che si intromise per farli rilasciare. In cambio la città di Venezia impose alla città di Aquilea che ogni anno avrebbe dovuto consegnare ai veneziani 1 toro, 12 pani e 12 maiali ben nutriti perchè potessero festeggiare la liberazione di Grado.

I veneziani tramutarono questa decisione del papa in una presa in giro per umiliare la città di Aquilea. Ogni anno, a Venezia, si assisteva ad un falso processo in piazza nel quale un toro e 12 maiali, ossia il patriarca con 12 alleati, subivano un processo, venivano condannati e poi giustiziati per decapitazione dal popolo. Questa usanza ebbe lunga vita, sappiamo di certo che l’ultima rappresentazione risale al 22 febbraio del 1802.
L’evento poi sparì ma rimase l’espressione ‘tagliare la testa al toro’ che si diffuse subito dopo l’unificazione del Regno d’Italia.

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