ICONA, UN ROMANZO DI FREDERICK FORSYTH
Icona è un romanzo di Frederick Forsyth. Come del resto tutte le opere di questo scrittore britannico, Icona è un romanzo di spionaggio, scritto nel 1996 ma dai contenuti estremamente attuali.
Icona ha come protagonista Jason Monk, un agente della Cia caduto in disgrazia che tenta di riabilitarsi attraverso un’operazione in incognito per conto di una società segreta composta da politici, banchieri, ex dirigenti dei servizi segreti e notabili occidentali. Monk se la dovrà vedere con il colonnello Grishin, ex agente del Kgb con un conto in sospeso con il rivale della Cia. Grishin, lasciata l’agenzia di spionaggio, diventa il braccio destro e responsabile della sicurezza di Igor Komarov lo psicopatico leader della destra russa in procinto di diventare presidente nel post-Eltsin. Komarov è un leader carismatico amato dal suo popolo che, tuttavia, non conosce i suoi reali obiettivi, molto simili a quelli attuati in Germania negli anni Trenta e Quaranta, che getterebbero il mondo nel caos.
Le vicende raccontate in Icona si sviluppano in due differenti archi temporali. La prima parte del romanzo si sviluppa raccontando della carriera e dei successi di Monk nella Cia durante gli anni Ottanta, al culmine della Guerra Fredda. Carriera e successi interrotti a causa di un traditore all’interno della Cia che mette il colonnello Grishin in condizione di sabotare il lavoro dell’agente. La seconda parte si sviluppa nel 1999 e racconta delle imprese di Monk e del suo tentativo di impedire a Komarov di arrivare al potere e, quindi, di mettere in atto i suoi progetti raccolti in un documento segreto, il Manifesto Nero, giunto per pura fortuna nelle mani di un membro della società segreta occidentale che ingaggerà Monk. Solo riuscendo nella sua missione Monk potrà vendicare la morte di alcuni amici persi anni prima a causa della ferocia di Grishin.
Perché consiglio questo libro? Semplice! Icona è una spy story dalla trama complessa e dall’intreccio intenso e carico di suspense. In circa quattrocentocinquanta pagine Forsyth racconta vicende legate alla guerra segreta tra poli politici, culturali e morali opposti. Il talento dell’autore sta anche nel fatto che il finale rimane un incognita fino alle ultime pagine del libro, lasciando il lettore con il fiato sospeso fino alla fine.