PERCHÈ SI CHIAMA PATTO DEL NAZARENO

Come nasce il nome dell'accordo più importante del 2014
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Il patto del Nazareno è forse il  più importante accordo politico siglato nel  2014 tra il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e il segretario del partito democratico Matteo Renzi . Il nome è da attribuirsi alla via in cui ha sede il partito democratico che è stato anche il  luogo dell’incontro tra i due leader politici artefici dell’accordo .

Il patto del Nazareno fin dalla sua nascita ha in seno una serie di riforme tra cui quella molto delicata riguardante la modifica di alcuni punti delicati della nostra costituzione. Attraverso questa linea politica i due leader scelgono quindi di introdurre le nuove riforme  con l’ausilio di una nuova  legge elettorale in grado di regolamentare il voto degli italiani. Oltre a questo , la politica di maggioranza avverte anche l’esigenza  per un altra importante trasformazione, quella del Senato in “camere delle autonomie “. Il Patto del Nazareno nasce quindi da un’esigenza politica e giuridica che trova la sua giustificazione nel bisogno di colmare un vuoto normativo provocato da una sentenza emessa il 15 gennaio 2014  dalla Corte Costituzionale italiana. Questa sentenza statuisce l’incostituzionalità della legge Calderoli che fino a quella data aveva regolamentato il sistema elettorale italiano. Nell’analisi di questo particolare momento storico dell’Italia  bisogna comunque  tener presente che già nel 2013 queste riforme  facevano parte del disegno politico di Matteo Renzi.

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Nel 2014 il patto del Nazareno viene subito ribattezzato Italicum. Il nuovo accordo prevede  un sistema di voto proporzionale a coalizione, con premio di maggioranza del 15% nel caso di consenso superiore al 35% di uno dei due partiti della coalizione (se non avete capito quello che ho appena scritto non vi preoccupate, uno dei motivi per cui è stato fatto l’Italicum è proprio questo). Attraverso  l’approvazione di questa legge emerge subito un qualcosa di molto importante, quello di evitare al cittadino “ l’onere della scelta diretta del proprio rappresentante politico e su questo punto lascio ogni tipo di considerazione e riflessione al lettore, di qualunque corrente esso sia .

Nonostante l’enorme successo che questa legge ha riscosso soprattutto negli ambienti politici della maggioranza  (anzi solo tra questi) ,quasi subito dopo la sua approvazione, per l’Italicum viene decisa  la stesura di un nuovo testo. La legge viene quindi ribattezzata Italicum 2.0 …..” forse nella speranza  di aver finalmente rilasciato una versione stabile e senza bug.”

Successivamente attraverso queste modifiche viene raggiunto  l’accordo per abbassare la soglia di sbarramento dal 5% al 4,5% per i partiti politici in coalizione  e si riesce  a concorda pure  l’aumento della soglia di accesso al premio di maggioranza dal 35% al 37%.

Nel febbraio 2015 a seguito delle elezioni del nuovo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella viene decretata la fine del Patto del Nazareno e addirittura nei mesi successivi Forza Italia con una coerenza camaleontica ha ribaltato radicalmente la propria opinione definendo l’Italicum incostituzionale per il numero esagerato di richieste di modifiche fatte dal PD.

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