COME COMPILARE UN ASSEGNO BANCARIO

Guida alla compilazione dopo l'ultima modifica della norma antiriciclaggio

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Dopo l’ultima modifica della normativa antiriciclaggio, e il conseguente abbassamento del tetto dei pagamenti in contati a 999,99€, l’utilizzo degli assegni come strumento di pagamento è salito in maniera esponenziale. Per questo oggi la quasi totalità degli assegni che utilizziamo ha già prestampata la clausola di non trasferibilità.

In questa guida illustrerò come compilare un assegno bancario in pochi semplici passaggi e, soprattutto, senza commettere errori.

Partiamo dalla base: anche se l’aspetto del carnet (ossia del blocchetto) degli assegni cambia da banca a banca, la “struttura” dell’assegno rimane sempre la stessa.

Innanzitutto per evitare errori il mio consiglio è quello di procedere alla compilazione di un campo per volta:

  • Luogo e data: posizionato nella parte alta dell’assegno, deve contenere il nome della città in cui viene emesso e la data precisa (data completa di mese e anno. Sono dati molto utili per la determinazione dei tempi di scadenza del titolo). Sottolineo che la data di emissione dell’assegno non può essere né anticipata né posticipata pena sanzioni legali.
  • Importo in cifre. Anche questo campo è solitamente posizionato nella parte alta dell’assegno, spesso spostato sulla destra. Per compilare un assegno con la somma in cifre è importante includere anche i decimali. Un esempio: € 1220,00 se la cifra e piena o € 1220,70 se vi sono i centesimi.

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  • Importo in lettere. Questo campo ha generalmente dedicato a esso l’intera riga centrale. Si tratta di uno spazio dove l’importo deve essere trascritto in lettere. Un esempio: seicentoquaranta/00 o seicentoquaranta/70 con i decimali sempre inclusi.
  • l beneficiario. Qui si appone il nome di chi riceve la somma da pagare (completo). Si tratta del beneficiario. Importante: senza il beneficiario espresso, nessun assegno sarà mai valido.
  • Nome e cognome devono essere trascritti in forma leggibile nel campo solitamente presente sotto quello dedicato alla “somma espressa in lettere”.
  • Firma di chi emette l’assegno: L’ultima riga in basso è dedicata alla firma di chi emette l’assegno, ossia il correntista. E’ importante sapere che la firma deve coincidere con quella depositata in banca al momento della richiesta del libretto degli assegni.

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Tempi di validità di un assegno

Dalla data specificata sull’assegno, abbiamo un massimo di 8 giorni per il suo versamento o il cambio, se il beneficiario risiede nello stesso comune della filiale della banca di chi lo ha emesso;  Abbiamo, invece,  un massimo di 15 giorni se beneficiario risiede in un comune differente da quello dove ha sede la filiale della banca di riferimento.

Potrebbe esservi utile sapere che:

- In caso di errore nella compilazione basta correggere l’assegno e scrivere sullo stesso la frase “accetto correzione e dico”, seguita dalla correzione fatta e da un’altra firma;

- Per poter incassare l’assegno il beneficiario dovrà a sua volta firmare l’assegno sul retro e portarlo in banca per l’incasso.

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