FATTURAZIONE ELETTRONICA TRA PRIVATI
Introdurre la fatturazione elettronica tra privati potrebbe portare molteplici vantaggi: ad esempio una semplificazione e velocizzazione dei controlli da parte degli organi incaricati, ridurre il peso della burocrazia che grava sulle imprese, eliminare i costi di gestione della fatturazione, la possibilità di produrre un unico modello di fattura valido per tutti. Attraverso la fatturazione elettronica per gli organi di controllo diverrebbe molto più semplice effettuare accertamenti, e quasi sicuramente si avrebbe maggiore efficienza nel combattere le frodi, eliminando i controlli a sorpresa, spesso inutili e causa di stress per chi li subisce, anche per chi ha sempre operato nella più totale trasparenza.
Il Governo in una riunione dello scorso aprile ha formulato una bozza programmatica riguardante l’introduzione della fattura elettronica tra privati. Nel decreto è stabilito che a partire dal 1° gennaio 2017 si potrà decidere di trasmettere telematicamente l’insieme delle fatture emesse e ricevute all’Agenzia delle Entrate. Come si nota da quanto scritto sopra, la decisione sarà facoltativa: questo è stato forse il punto più dibattuto e causa di incomprensioni, ed alla fine il Consiglio dei Ministri sembra aver voluto ascoltare il parere delle parti in causa, non imponendo ma cercando di favorire il passaggio in maniera più aperta e, si spera, condivisa. Come detto, si tratta di una bozza, per cui il decreto potrebbe ovviamente subire delle modifiche prima di essere approvato in forma definitiva. Proviamo ora a vedere nel dettaglio quali sono le novità e gli incentivi previsti dal decreto:
- A partire dal 1°luglio 2016 sarà messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate un sistema che permetterà la creazione e la trasmissione di fatture elettroniche tra privati.
- Dal 1° gennaio del 2017 questo sistema potrà essere adottato da tutti i privati passivi di Iva, in maniera facoltativa. Coloro che decideranno di usufruire del servizio avranno accesso allo stesso “sistema di interscambio” per trasmettere e ricevere fatture elettroniche, già in uso nella Pubblica Amministrazione. In questo modo saranno decisamente semplificate le comunicazioni con l’Agenzia delle Entrate.
- Ci saranno semplificazioni nei controlli a distanza (senza accesso diretto al contribuente). Questo significa che i controlli si baseranno esclusivamente sulla valutazione dei dati comunicati, eliminando i controlli incrociati, nei quali, come prassi, è prevista la visita alla sede dell’impresa.
- Eliminazione della comunicazione di operazioni senza obbligo di fattura (per importi inferiori a 3600 euro). Chi aderisce al nuovo regime non avrà quindi più obbligo di trasmettere fatture per importi sotto questa cifra. Per somme maggiori invece non cambia nulla.
- Eliminazione della comunicazione per operazioni black list. Cioè per la vendita di beni o prestazioni di servizi a favore di operatori economici residenti o con sede in paesi presenti nella cosiddetta “lista nera”, purchè l’importo totale annuo non superi i 10.000 euro.
- Eliminazione dei modelli Instrastat, pertinenti alle prestazioni di servizi ricevute da operatori trasferiti in un altro stato membro.
- Rimborsi Iva in via prioritaria. A chi sceglierà il nuovo sistema il rimborso dell’Iva sarà garantito entro 3 mesi dalla presentazione della dichiarazione annuale.
- Tutti questi incentivi decadranno in caso di mancato invio in forma telematica o invio non completo dei dati.