NON C’È TRIPPA PER GATTI!

Da dove deriva il detto tutto romanesco dal significato assai noto?

“Non c’è trippa per gatti!”.

Quante volte abbiamo sentito questo detto romanesco? Ma sappiamo da dove deriva?

Roma è famosa per mille e più motivi, tra di essi è indiscutibile l’interesse che suscitano le migliaia di gatti randagi che popolano i siti archeologici della città eterna. I gatti venivano ben considerati per la loro utilità, infatti, come ogni metropoli, Roma è afflitta da una piaga: i topi. Per questo motivo le istituzioni romane hanno per molto tempo provveduto a mantenere i gatti con ricche porzioni di trippa.

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Un gatto romano “abitante” dei siti archeologici

Tuttavia nei primi anni del Novecento, le casse del Campidoglio erano praticamente vuote. Così il nuovo sindaco Ernesto Nathan, nello sforzo di riorganizzare le finanze della capitale, tagliò le spese per i felini sostenendo che i gatti non potevano essere alimentati con la trippa, un piatto ritenuto prelibato e costoso, anche perché i felini trovando come si soul dire “la pappa pronta” non tentavano di procurarsi il cibo autonomamente cacciando i roditori che affliggevano la città. Il sindaco ebbe ragione, i gatti aumentarono i loro sforzi nel cacciare i topi dai luoghi pubblici e le finanze della città si ripresero!

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