VERNICIATURA DEL LEGNO
Chi di noi non ha mai avuto delle porte o delle finestre o dei mobili da riverniciare ?
A questo scopo eccovi una piccola guida che vi mostrerà come fare
Prima però dobbiamo procurarci il necessario:
1 ) CARTA ABRASIVA G220 – G320 .
La grana di questi due tipi è idonea per ogni tipo di legno.
2 ) FONDO RIEMPITIVO
Dovete procurarvi un fondo riempitivo, ossia una sostanza trasparente , che applicata sul legno non ne altera il colore naturale, e al contempo ne garantisce una impermeabilità ottimale.
Consiglio di acquistare sempre il turapori alla nitro, l’asciugatura del prodotto tra una mano a l’altra è molto più veloce di quella ad acqua
3 ) DILUENTE
Procuratevi anche 1 LT di diluente per diluire il fondo e per pulire i vari pennelli dopo il suo utilizzo.
4 ) PENNELLO O PISTOLA A SPRUZZO
Possiamo stendere il fondo sulla superficie da trattare in due modi con il pennello oppure con la pistola a spruzzo.
Con il pennello ci vorrà un po’ più di tempo a carteggiare ma il risultato f
5 ) LANA D’ACCIAIO
Questa ci servirà sul finale per spazzolare ulteriormente la superfi
Sono necessari per non venire a contatto con i solventi chimici de vari prodotti e per non sporcarsi le mani.
APPLICAZIONE DEL FONDO
Per la dimostrazione mi servirò di un derivato del legno comunemente chiamato medio denso (Medium Density Function ), naturalmente questa lavorazione va bene per ogni tipo di legno, io ho usato questo perché secondo me ha una versatilità maggiore in ambito “ Modding “.
Ora che abbiamo tutto l’occorrente necessario, passiamo passare alla dimostrazione pratica.
Con della carta di G220 scartiamo il legno quanto basta per togliere eventuali impurità sulla superficie grezza, cercando di renderla il più possibile perfetta al tatto prima di partire con la prima mano di fondo.
Possiamo fare questa operazione anche con una levigatrice elettrica, tutto dipende da cosa voi vogliate carteggiare, se sono superfici piatte non ci sono problemi.
Dopo aver carteggiato il legno, la superficie è pronta la prima mano di fondo riempitivo.
Procuratevi un recipiente per versarci il turapori.
In questo caso ho usato un vecchio barattolo di caffè, ma va benissimo qualsiasi altra cosa, basta che non sia plastica fine, la giusta diluizione in modo molto semplice sarà di ( ½ bicchiere di diluente, per ½ chilo di fondo ).
Diamo il fondo stando attenti a non lasciare scoperte alcune zone.
Di solito questo fondo alla nitro asciuga molto in fretta, in genere la prima mano diventa scartabile già dopo pochi minuti, ma il mio consiglio è di attendere almeno 30 minuti prima di scartarlo.
Vi accorgerete al tatto che la superficie trattata con questo tipo di fondo quando si secca diventa molto ruvida( VEDI FOTO CENTRALE): non ha caso si chiama tura-pori , il fondo infatti chiude i pori del legno rendendolo impermeabile che fra l’altro ha il pregio di essere veramente molto duttile, prestandosi per una infinità di lavori e rifiniture varie, in ambito amatoriale e professionale.
CARTEGGIATURA
Ora prendiamo della carta di G220 e cominciamo a carteggiare il fondo già secco, fate molta attenzione in questa fase della lavorazione, se insistete troppo la superficie trattata rischiate di portare via la pellicola che si è creata, appena sentite che è diventato abbastanza liscio potete fermarvi, potete utilizzare una levigatrice, oppure con un semplice tampone di gomma,sempre naturalmente facendo molta attenzione a non portare via il prodotto.
Non accanitevi su una zona in particolare, cercate di scartare sempre in un unico verso come se seguiste una linea , e cosa molto importante mai a Zig Zag( VEDI FOTO A DESTRA).
Finito di carteggiare, puliamo la superficie con un panno leggermente inumidito, già vi accorgerete che la superficie comincia a essere sempre più liscia e lucida.
Ora stendiamo la seconda mano di turapori, si tratta della stessa procedura, solamente questa volta sentirete che il pennello farà un po’ fatica a stendere il prodotto, quindi non cercate di passare più volte in un punto, onde evitare di aggrinzire il prodotto, ricordarsi di stendete il fondo sempre in un unico verso.
Quando il fondo si sarà asciugato, sentirete che questa volta la superficie sarà molto meno ruvida rispetto alla prima, i pori del legno già con la prima mano si sono riempiti, rendendola già quasi perfetta.
Questa volta usiamo della carta di G320, dedichiamo qualche minuto in più cercando di carteggiare molto bene tutta l’area interessata anche più volte.
Prima di procedere ricordarsi sempre di pulire bene l’oggetto con un panno inumidito prima di applicare altre mani di prodotto, ripetiamo per l’ultima volta l’operazione, stendendo la terza, e ultima mano di prodotto.
Per scartare l’ultima mano di fondo usiamo sempre della carta di G320 riproponendo gli stessi passaggi della seconda mano ed il gioco è fatto, mentre la finitura finale la faremo passando sulla superficie, della lana d’acciaio, così da eliminare l’eventuale effetto pennello .
Passateci sopra cercando di strofinare sempre in modo orizzontale e mai circolare.
L’uso della lana permetterà di avere una maggiore rifinitura della superficie.
VERNICIATURA FINALE.
Le tre mani di prodotto sulla superficie del legno, unite alle varie rifiniture compresa quella della lana d’acciaio hanno fatto il suo lavoro, e siamo pronti per la verniciatura finale.
Se avrete fatto un buon lavoro la superficie dell’oggetto vi apparirà come plastificata, consentendo alla vernici di essere belle lucide.
Per questo esempio di verniciatura ho usato una bomboletta spray di bianco.
Qualche ora per fare seccare la vernice, e successivamente tre mani di trasparente lucido…ma di questa cosa qua ne parleremo prossimamente in un’altra guida.
Il rispecchio della moneta è un esempio concreto di come sia stata preparata la superficie.
Questo tipo di lavorazione è molto usata nell’ambiente del restauro e del classico artigianato, garantendo al legno una impermeabilizzazione pressoché perfetta per ogni tipo di verniciatura o di laccatura a cera.