COME CONTESTARE UNA FATTURA AL VOSTRO GESTORE TELEFONICO
E’ arrivata la busta con la fattura telefonica e viene aperta per verificare l’importo da pagare, ma ahimè, ecco che gli occhi sgranano alla vista di una cifra assurdamente elevata. Pensate attentamente alle chiamate e alle connessioni internet effettuate in quel periodo e vi rendete conto che non possono aver incrementato così tanto la spesa totale. Ora vi chiederete come contestare una fattura al vostro gestore telefonico che vi ha addebitato denaro ingiustamente, non è così?
Gli addebiti impropri non sono un fatto raro e accadono soprattutto quando si pensa di usufruire un periodo promozionale (chiamate, messaggi e internet illimitati per esempio). A tal proposito suggerisco di verificare sempre attentamente i termini e le condizioni d’uso prima di aderire ad un’offerta e di stamparla prima che venga tolta dal sito web del gestore telefonico. Sarà utile in caso di reclamo e per avere ben chiare le limitazioni al servizio. In questo modo potrete accertarvi che gli addebiti siano realmente errati e non giustificabili.
La prima cosa da fare, prima della scadenza di pagamento della fattura, è contattare l’assistenza clienti del vostro gestore telefonico e chiedere la verifica dell’errore riscontrato, magari richiedendo un tabulato telefonico in modo da poter dimostrare che la chiamata o la connessione internet non sono state da voi effettuate. Chiedete il nome e il codice dell’operatore con cui avete parlato, vi servirà in seguito. Se anche alla compagnia telefonica risulterà un errore sarà sospesa la fattura e provvederanno al ricalcolo. Nel frattempo invierete una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno dove indicherete tutti i vostri dati e quelli della fattura, indicando l’operatore con cui avete parlato e specificando gli accordi intercorsi tra di voi. Se avete l’addebito in banca, informate l’istituto di credito di bloccare il pagamento di quella fattura.
Può accadere che la telefonata non porti un esito immediato e l’operatore vi dirà di attendere una loro chiamata in risposta al problema. Gli operatori hanno l’obbligo di rispondere per iscritto ai reclami entro 45 giorni. Anche in questo caso, prima della scadenza della fattura, inviate subito una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno indicando tutti i dati (come sopra) ed esponendo il motivo del reclamo e allegando della documentazione inerente alla contestazione. In questo modo, se lo farete prima della scadenza, eviterete degli spiacevoli solleciti di pagamento in quanto non sempre le risposte da parte del gestore telefonico sono immediate, anzi, alcune volte sono addirittura inesistenti mettendovi in una posizione di insolvenza.
Se il vostro reclamo viene respinto ma sapete e avete prove a sufficienza che dimostrano che avete ragione, potete avviare il tentativo di conciliazione presso il Comitato Regionale per le Comunicazioni (Co.Re.Com) territorialmente competente che agisce su delega di funzioni dell’Autorità. Nel sito web del CORECOM appartenente alla vostra regione è possibile scaricare l’apposito modulo per il tentativo di conciliazione e, una volta compilato e completo di documentazione, va spedito al CORECOM stesso. Verificata la documentazione, il cliente verrà contattato e invitato a recarsi alla sede CORECOM per tentare una conciliazione diretta con il rappresentante del vostro gestore telefonico. Dopo aver ascoltato entrambe le parti in causa verrà rilasciato un verbale dell’incontro. Ora non resta che attendere l’esito.
Ricordatevi che per contestare una fattura al vostro gestore telefonico è necessario essere certi di aver ragione e di tenere copia di tutta la documentazione contrattuale e di quella spedita. Inoltre cercate di contattare il servizio clienti settimanalmente per conoscere l’avanzamento della vostra pratica in risposta al problema. Un po’ più di attenzione ve la dovrà dare.