DIVENTARE APICOLTORE: COME AVVIARE UN’APICOLTURA
” Se le api scomparissero dalla terra, per l’uomo non resterebbero che 4 anni di vita”.
ALBERT EINSTEIN
Le api sono insetti delicati che vivono e producono in base alle condizioni climatiche e alla stagionalità. Bisogna seguire molti accorgimenti per poter ottenere una buona produzione.
La specie maggiormente allevata nel mondo è l’Apis Mellifera. L’ape è un insetto sociale e ha un ordinamento suddiviso in caste: l’ape regina, le api operaie e i fuchi, chiamati anche pecchioni o falsi calabroni a causa del forte ronzio che emettono volando; sono esemplari maschi presenti esclusivamente nel periodo di riproduzione.
La gerarchia all’interno dell’alveare è ben definito.
APICOLTURA, COSA SIGNIFICA?
L’apicoltura è l’allevamento delle api con conseguente sfruttamento della produzione del loro lavoro: il miele, ma non solo perché le api ci forniscono anche pappa reale, propoli, polline e cera.
Da millenni l’uomo utilizza il miele. La sua produzione è un’attività che non può essere snaturata dovendo seguire il ritmo delle stagioni. Allevare api può essere vista come una passione, ma può diventare anche un’attività remunerativa.
COME AVVIARE UN’APICOLTURA
Per avviare questo tipo di attività sarebbe necessario farsi consigliare e istruire da un apicoltore esperto, o comunque frequentare un corso specifico. In ogni caso si può iniziare anche investendo poco, acquistando tre o quattro famiglie di api e l’attrezzatura base, per poi successivamente ingrandirsi. Prima di tutto bisogna accertarsi di avere un luogo idoneo per la vita e la sopravvivenza delle api, quindi un terreno agricolo con la possibilità per gli alveari di avere l’accesso al cibo e a una riserva d’acqua pulita. Il terreno dovrebbe trovarsi in prossimità di campi, campi anche coltivati, prati e boschi per avere a disposizione buone fioriture.
Dopodiché sarà necessario informarsi delle norme di carattere sanitario presso la propria Azienda Sanitaria Locale e documentarsi sugli aspetti legali legati alla sicurezza, che indicheranno le distanze minime previste da strade e centri abitativi.
Importante è chiedere presso il Comune dove si vorrebbe iniziare questa attività e anche in Regione, se esistono degli incentivi o sgravi fiscali sull’avviamento dell’apicoltura nel territorio che abbiamo scelto come sito della nostra attività.
Aspetti fiscali
In base al tipo di impresa e ai volumi d’affari, gli adempimenti e gli obblighi fiscali si differenziano. Per imprenditori medio-grandi, gli aspetti fiscali sono gli stessi che per un’impresa qualsiasi. Per piccoli produttori, esistono molte agevolazioni e spesso non è necessario nemmeno aprire una partita Iva.
COSA SERVE PER AVVIARE UN’APICOLTURA?
Il laboratorio
La spesa più importante sarà la realizzazione di un laboratorio seguendo le specifiche igieniche e legislative per trattare e trasformare gli alimenti. Per i piccoli imprenditori c’è la possibilità di utilizzare la cucina di casa, sempre che abbia i requisiti igienici necessari.
Gli alveari
In base a dove si avvia l’apicoltura, l’inizio della stagione apistica va da febbraio ad aprile. Bisogna scegliere api di razza locale e non ibridi che spesso hanno delle caratteristiche inadatte. Le arnie vanno scelte di gradazioni di colore diverso, con cassettino a fondo mobile. Va considerato che le arnie saranno sottoposte alle intemperie e dovranno durare almeno una quindicina di anni.
Attrezzatura
Per lavorare intorno alle api occorrono: tuta, maschera, guanti e stivali.
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I PRODOTTI
Il miele deriva dalla trasformazione della parte zuccherina del nettare e della melata dei fiori. In base alla fioritura stagionale il miele può essere di acacia, di castagno, millefiori, di agrumi, di fiori di montagna, ecc.
La pappa reale ha un costo elevato perché la produzione è minima. Si tratta del nutrimento unico dell’ape regina e del cibo che viene dato alle api nei primi giorni di vita.
La propoli è il “cemento” delle api. Viene utilizzato per rendere robusti i favi e per tappare le aperture.
Il polline viene utilizzato per nutrire le larve.
La cera serve alle api per costruire i favi.
OLTRE AI PRODOTTI
Esistono diversi modi per aumentare i guadagni dell’apicoltura. Si possono vendere gli sciami o le api regine, ma anche offrire un servizio di impollinazione in aziende frutticole.