COME STIRARE VELOCEMENTE LE CAMICIE: GUIDA

Sconfiggere le pieghe con meno fatica!

Stirare camicie

Premetto che detesto stirare e che lo faccio solo se costretta!

  • Volete o dovete stirare una camicia?

  • Avete un ferro e un asse da stiro a disposizione?

  • Avete acceso la radio o lo stereo?

Bene, allora possiamo cominciare! Eccovi alcune dritte per semplificarvi la vita.

La stiratura delle camicie parte dal momento in cui le infilate nella lavatrice. Scegliete un programma breve e con pochi giri di centrifuga, se la vostra lavatrice lo prevede optate per il ciclo di “stiro facile”.

Appena le tirate fuori dal cestello, distendete il tessuto con le mani tirando bene le cuciture e mettetele ad asciugare su una gruccia. Se usate un’asciugatrice provate a mettere tre cubetti di ghiaccio nel cestello, i capi si spiegazzeranno meno.

Ritengo superfluo ricordarvi che, quando ritirate il bucato, non è il caso di mettere le camicie appallottolate con le altre cose da stirare.

La cosa migliore è stirarle subito mentre sono ancora leggermente umide. Via il dente, via il dolore! Ovviamente se avete l’impellenza di darvi lo smalto alle unghie, rimandate.

Quando avrete terminato la manicure, procuratevi uno spruzzino pieno d’acqua per nebulizzarla sulle pieghe e facilitarne la stiratura. Se siete abituate ad usare l’appretto per avere un buon profumo e una maggiore tenuta, spruzzatelo sulla parte interna del capo evitando sgradevoli aloni.

Scaldate il ferro impostando la temperatura in base al tipo di tessuto: Se stirate una camicia di cotone con una temperatura troppo bassa rischiate di mettere radici intorno all’asse da stiro, mentre, se volete un capo… dark horror, provate a impostare la massima temperatura su una camicetta di seta! Capito il concetto?

Si parte!

 

 

  1. Il collo. Stendetelo bene sull’asse e stiratelo partendo dai lati e scorrendo verso il centro su entrambe i versi, premete bene sul tessuto facendo attenzione a non formare pieghette sulle cuciture. Sono quasi impossibili da eliminare.
  2. I polsini. Vanno stirati aperti prima all’interno e poi all’esterno. Come per il collo fate attenzione alle pieghette che possono formarsi sulle cuciture.
  3. Le maniche. L’ideale è utilizzare uno stiramaniche (manicotto), specialmente se non volete che si formi la riga sul lato esterno. Inseritelo nella manica e partendo dalla spalla stirate fino a raggiungere il polsino. Continuate facendo girare la stoffa attorno al manicotto. Se vicino al polsino sono presenti delle pence stiratele con la punta del ferro. Se non avete lo stiramaniche, stendete il tessuto sull’asse allineando le cuciture sotto l’ascella e stirate dalla spalla al polso, da un lato e dall’altro.
  4. Le spalle. Sistemate il carré di una spalla sulla curva dell’asse e passate il ferro pigiando sulle cuciture. Poi passate all’altra nello stesso modo.
  5. Il retro. Stendete con cura il tessuto sull’asse e fate scivolare il ferro sulla schiena della vostra camicia. Se si dovessero formare delle grinze, spianatele subito con l’aiuto di un po’ di vapore o dello spruzzino.
  6. Il davanti. Si comincia con il lato senza bottoni, stendendolo sull’asse e stirandolo facendo attenzione agli occhielli. Stessa cosa per l’altra parte, eseguendo però lo slalom finale tra i bottoni con la punta del ferro.

Appendete la vostra camicia, stirata e profumata su un appendiabiti! E voilà! Avanti la prossima!

Attenzione! Se la camicia è di seta stiratela al rovescio mettendo tra il ferro e il tessuto un panno di cotone umido.

Ricordate che se proprio non ce la fate e il rifiuto per il ferro da stiro vi tormenta, esistono le tintorie e le camicie in microfibra!

 

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